Dany Mota Carvalho, ex attaccante del Sassuolo Primavera, guida l'attacco della Juventus Under 23 ed è capocannoniere del girone A della Serie C con 7 gol all'attivo. Il giocatore ha parlato alla Gazzetta dello Sport della sua avventura in bianconero ma ha riavvolto il nastro, tornando anche sul mancato riscatto del Sassuolo.

Come è arrivato in Italia?
"Sono nato in Lussemburgo ma i miei genitori sono portoghesi. Sono emigrati da giovani, lavoravano in un'impresa di pulizie. Io ho la doppia cittadinanza e ho già esordito con il Portogallo U21. Sono in Italia perché sono stato notato da alcuni osservatori. Quando mi hanno proposto di venire ho titubato".

Meglio il tranquillo Lussemburgo?
"No, ma avevo 17 anni e staccarsi dalla famiglia non è facile. Ho chiesto consiglio ai miei genitori e loro, sapendo della mia passione per il calcio, mi hanno convinto a partire".

Con la raccomandazione di non trascurare la scuola...
"E io mi sono dato da fare. Conosco cinque lingue: portoghese, lussemburghese, italiano, francese e tedesco. Non quella più importante, l'inglese, ma mi metterò sotto...".

Come è andata all'Entella, prima esperienza italiana?
"In Liguria mi sono trovato benissimo, ho giocato nella Primavera ma ho esordito in B dove ho anche segnato".

A Chiavari ha incrociato un talento del calcio italiano.
"Si, ho giocato con Nicoló Zaniolo. Si vedeva che era un grande, mi accorsi subito che aveva un futuro luminoso. Ma un'esplosione in così poco tempo non me l'aspettavo".

Un anno e mezzo fa, anche una piccola delusione.
"A inizio 2018 sono passato in prestito con diritto di riscatto al Sassuolo. Giocavo con la Primavera dove ho fatto un buon campionato e spesso mi allenavo con i grandi che facevano la A. A dire la verità a fine stagione mi aspettavo che la società mi riscattasse, invece...".

Invece è rimasto all' Entella (lo scorso maggio promosso in B), prima di passare alla Juve dove ha visto il suo idolo.
"Ronaldo è sempre stato il mio preferito e non solo perché è portoghese. Di lui mi piace tutto, anche fuori è speciale. Quando mi alleno con la prima squadra e lo vedo mi emoziono ma lui è molto tranquillo, mi dà consigli, scherza, mi mette a mio agio. Con i giovani è sempre molto carino".

Lei però non ha scelto il 7.
"L'avevo all'Entella. Qui ho preso il 9, mi sembra più adatto a una punta come me. E un gol simile a quelli di Cristiano l'ho fatto: la rovesciata contro il Siena, spettacolare. La provavo da tempo, ci sono riuscito".

La vedremo con Ronaldo?
"Quello è il mio sogno ma ora devo pensare a lavorare e raggiungere i playoff con l'U23".

L'unica seconda squadra del calcio italiano.
"La Juve è avanti, in futuro altre faranno lo stesso. È molto utile ai giovani che possono crescere senza pressioni".

È per questo che in estate non è andato al Napoli, che l'avrebbe girato al Bari?
"Mi ha convinto il progetto. Se la Juve investe sull'Under vuol dire che la scelta è giusta".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mer 13 novembre 2019 alle 21:27
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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