Roberto Murgita, allenatore del Genoa che ha preso il posto di Patrick Vieira dopo il suo esonero e che oggi ha guidato in panchina il Grifone insieme a Mimmo Criscito, parla in conferenza stampa dal Mapei Stadium per commentare la sfida contro il Sassuolo valido per la decima giornata di Serie A. Tra poco le sue dichiarazioni in diretta grazie alla presenza del nostro inviato nella sala stampa dell'impianto reggiano.

Che partita è stata?
"Sapevamo di affrontare una squadra forte, che stava vivendo un buonissimo momento. Dovevamo interpretare la gara in vari modi e abbiamo interpretato i vari momenti della gara bene, soprattutto dopo il pari con un episodio abbastanza sfortunato per noi. Lì non abbiamo perso la testa, ci abbiamo creduto, abbiamo anche accelerato qualche pressione e alla fine abbiamo ottenuto una vittoria importante che dice che siamo vivi, che è un primo passo e ci permette di lavorare con una testa diversa".

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

SN - Grosso conferenza stampa post Sassuolo Genoa: "Leggeri e superficiali"

SN - Walukiewicz: "Sbagliato l'atteggiamento, persi troppi duelli"

Sassuolo Genoa pagelle. Voti: Berardi fa 150 in Serie A, Muric sbaglia sul gol

Siete partiti a 3, poi vi siete messi a 4. C'è disponibilità...
"Disponibilità totale. È solo un primo passo ma è un segnale di quelli importanti che abbiamo dato al campionato e a noi".

Grande risposta da parte di tutti...
"Abbiamo preparato così la partita, pensavamo di cambiare modulo in base alla gara. Lo abbiamo fatto con coscienza. Tutti erano pronti per dare una mano e chi non l'ha data lo ha fatto esultando come un pazzo, per questo ero sicuro che ci sarebbe stata una reazione da Genoa".

Ora l'appetito vien mangiando...
"È un primo passo. La squadra credo si assesti in questa maniera. Una vittoria permette alla testa di lavorare meglio, di fare le cose con più forza. Il resto non mi interessa, la cosa più importante è il segnale della squadra".

Lei e Criscito siete la dimostrazione che le bandiere nel calcio contano?
"Mimmo è stato un personaggio importantissimo della storia del Genoa, io non ho fatto tutta la carriera nel Genoa ma ho fatto il settore giovanile, ho fatto la prima squadra, ma ho fatto meno presenze, sono da 13 anni però da allenatore al Genoa, direi che c'è qualcosa di importante con il Genoa e con Genova. Sono cose importanti, belle da vivere, forse io e Mimmo ce la ricorderemo per tutta la vita".

Cosa avete detto alla squadra?
"Abbiamo puntato sulla reazione emotiva e non far pesare la responsabilità di un peso come una piazza che è Genova, questa è stata un'occasione espressa di libertà fatta bene. Hanno giocato più liberi mentalmente, hanno combattuto e sono tornati a quello che sanno fare".

Ci avete creduto fino alla fine, anche con il cambio di Gronbaek...
"La squadra voleva vincere, l'ha cercata fino alla fine, bravissimi i ragazzi e bravissimi i tifosi che ci hanno creduto con noi fino alla fine. Oggi abbiamo fatto tutti un bel passo".

Come nasce questo 3-5-2?
"Da un sistema che io e Mimmo conosciamo a memoria, che il Genoa ha nel Dna. Per noi è stato semplice ributtarlo su questo, soprattutto contro il Sassuolo che ha esterni molto veloci, non volevamo far girare Pinamonti e trovare il buco su una sua sponda. Non è stato un sistema definitivo, avevamo la possibilità di passare a 4, l'avevamo pensato".

La parola magica credo sia stata semplicità...
"Sì, esatto".

Quanto è stato importante ritrovare un eurogol di Malinovskyi?
"È stato sfortunato nelle conclusioni che ha avuto, oggi ha fatto un gol dei suoi e siamo molto contenti per lui. Lo aspettava lui, lo aspettava tutto il Genoa, è uno dei gol che sa fare. Nel primo tempo è stato molto intenso, ha fatto un'ottima partita".

Tutti gli AGGIORNAMENTI sul Sassuolo Calcio in TEMPO REALE!
Aggiungi SassuoloNews.net tra i tuoi canali WhatsApp: clicca qui

Sezione: News / Data: Lun 03 novembre 2025 alle 20:34
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
vedi letture
Print