Consigli: "All'esordio col Sassuolo dissi: dove son finito? Risata col Milan: vi spiego"

Venti rigori parati in Serie A per Andrea Consigli di cui due in una stessa partita. Intervenuto a Fantalab durante il podcast del match analyst Luca Diddi, l'ex portiere del Sassuolo ha raccontato i suoi segreti: "Venti rigori di cui 2 nella stessa partita, parati a Conti e Larrivey contro il Cagliari, poi sono finito all'ospedale per non farmi mancare niente: ginocchiata di Stendardo e notte all'ospedale. Il segreto? Innanzitutto subirne tanti di rigori altrimenti non ne pari, poi lo studio. Studi le rincorse, il modo di tirare, poi c'è anche una componente di fortuna perché quante volte dicevi questo qui non ha mai aperto un rigore e poi lo apriva, Perotti contro di me ha tirato senza guardare".

Consigli è il giocatore ad aver fatto più presenze in Serie A senza aver mai esordito in Nazionale: "In un momento della mia carriera avrei meritato di stare nel terzetto di portieri nella nazionale".

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L'esordio col Sassuolo fu il 7-0 contro l'Inter: "14/09/2014. Il mio esordio con il Sassuolo. Ricordo benissimo quella partita, ero carichissimo, quando andai negli spogliatoi poi mi dissi 'dove cazzo sono finito'. Non è stata una delle peggiori, ricordo una volta con la Fiorentina su un retropassaggio ho visto il movimento dell'attaccante della Fiorentina e ho voluto cambiare il passaggio e ho fatto un brutto autogol, due anni fa con il Napoli, sono quelle partite dove prendi 5-6 gol, ti prendono a pallonate e non vedi l'ora che finisca".

Tra i momenti difficili anche Sassuolo-Milan 0-3 che valse lo scudetto ai rossoneri: "Ne hanno dette di ogni sulla nostra partita che sicuramente non giocammo bene. A me imputarono che mi misi a ridere dopo un gol, invece era una scarpata di Tomori o non ricordo, avevano estrapolato un'immagine e lì tra Fantacalcio e tifosi dell'Inter ci avevano ucciso".

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