A tutto Leo Turrini nell'ultima puntata di Nero&verde su TRC. Una puntata ricca di ricordi in salsa neroverde. Ecco l'intervento del giornalista trascritto per voi da SassuoloNews.net partendo però dalla stretta attualità legata al Sassuolo di Grosso: "Io credo che ci sia del buono nel gruppo di Grosso, dal lavoro fatto dalla società, forse stanno andando oltre le aspettative. È molto importante la partita con il Genoa, loro sono messi malissimo al momento, è ovvio che se il Sassuolo dovesse vincere contro il Genoa si aprirebbero delle prospettive persino entusiasmanti. Comunque sin qui molto bene, Cagliari non è un campo molto semplice, io avevo in mente la sconfitta di due anni fa nell'anno della retrocessione quando si vinceva 1-0 e si incappò in una sconfitta rocambolesca, segno che c'è qualcosa di incoraggiante".

Il racconto si sposta sugli anni '70: "Nel 72-73 non c'erano solo i grandi derby in A, anche un paese come Sassuolo ha avuto un derby e lo ha avuto in quarta serie. C'erano 16 squadre in A, 20 in B, 3 gironi in C da 21. Il Sassuolo era arrivato in D con un gol di Ghisa Franchini, uscendo dal limbo dai campionati provinciali-regionali. Nel frattempo nacque per iniziativa di Giovanardi che aveva l'etichetta GioFil e questa squadra vinse tutti i tornei dalla 3ª categoria in poi e così Sassuolo ebbe il derby insieme a città come Milano, Torino, Roma, Genova. Si giocarono due partite infuocate tra il Sassuolo storico e l'altro tra San Giorgio Sassuolo. Furono 2 pareggi, si giocava al Ricci che all'epoca si chiamata stadio Comunale, e a fine stagione il Sassuolo retrocesse e il San Giorgio si salvò. Una vicenda quasi paradossale e da lì si arrivò a capire che era meglio unire le forze e a metà degli anni '70 venne realizzata la fusione e la squadra si chiamava Sassolese, tant'è che l'inno della Sassolese scritto da Bertoli che è nell'album Roca Blues. La squadra inizialmente giocò in rossoblù per non scontentare tutti, poi dopo si sarebbe tornati al neroverde con la denominazione Sassuolo e in seguito a Sassuolo debuttò da allenatore Ezio Pascutti, il bomber del Bologna che vinse lo Scudetto contro l'Inter".

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

Grosso: "Vogliamo crescere tutti. Ho imparato da Lippi. Sassuolo, la salvezza non sia un freno"

Thorstvedt: "Il Sassuolo mi ha voluto fortemente. Scacchi, Barella, Mondiale: dico tutto"

Berardi e il rientro per Sassuolo-Genoa: gli aggiornamenti sul recupero

Poi il Sassuolo in C2 negli anni '80 e la prima volta sulla schedina del Totocalcio: "Nel campionato 83-84 il Sassuolo conquistò la promozione in C2. Squadra allenata da Dotti, il presidente era Gilberto Prati, era un tifoso della Juve e non poteva immaginare che un giorno ci sarebbe stato Juventus-Sassuolo. La C2 era già calcio professionistico, il Sassuolo venne promosso e capitò una cosa che finì sulle pagine dei giornali perché quelli erano calciatori dopo lavoristi, lavoravano tutti chi in ceramica, chi in ufficio, quindi ci si chiese cosa fare. La squadra finì nel girone centro-meridionale, giocava a Galatina in Puglia in quel campionato, facevano 800km in pullman, arrivavano allo stadio alle 7 della mattina e alle 8 dovevano andare a lavorare e nonostante tutto quella squadra ottenne una salvezza meritatissima perché all'inizio del campionato tutti pensavano che la squadra sarebbe retrocessa. Il capitano è stato Oscar Barbieri che aveva accompagnato tutta la trafila del Sassuolo, personaggio fantastico. Una domenica però Galatina-Sassuolo finì sul Totocalcio e quello fu come lo sbarco a Sanremo di Lucio Battisti, sentire a 90° minuto leggere i risultati e arrivare a Galatina-Sassuolo X, se non ricordo male fu un pareggio, fu la prima volta che per la prima volta nelle grandi trasmissioni televisive nazionali si parlò di Sassuolo non per la ceramica ma per il calcio. Ora è diventata un'abitudine, speriamo di battere il Genoa così si parlerà di Conference League".

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Sezione: News / Data: Dom 02 novembre 2025 alle 18:02
Autore: Manuel Rizzo
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