Manuel Locatelli, centrocampista del Sassuolo, è ora in ritiro con la Nazionale e si è raccontato ai microfoni di Rai Sport poco prima della sfida contro la Polonia in programma questa sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Ecco le sue dichiarazioni: "Sono una persona credente, me l'ha trasmesso la mia famiglia. Sono fortunato e questa fortuna me l'hanno regalata i miei genitori e Dio".

Racconti di quanto tuo padre s'è commosso quando hai firmato il primo contratto?
"Andiamo a firmare, poi saliamo in macchina insieme. Ci guardiamo negli occhi e ha un crollo emotivo, si mette a piangere e dice 'Questa potrebbe essere la tua rovina perché i soldi facili da giovane sono difficili da gestire, quindi tieni sempre la testa sulle spalle, noi saremo sempre con te ma deve partire da te questo modo di comportarsi'. Penso che noi che giochiamo a calcio dobbiamo crescere in fretta perché siamo catapultati in un mondo più grande di noi, la famiglia è importante".

Come stai vivendo questo strano ritiro?
"E' difficile, lo sappiamo. Anche il c.t. Mancini è lontano, ma fa sentire la sua presenza con le chiamate. Si sente la sua presenza perché anche i collaboratori lo aiutano. Poi abbiamo tanti leader, quindi l'allenamento si riesce a far bene".

Su Instagram hai postato l'immagine della donna che ha perso il suo bimbo in mare.
"Sì, sono cose che ci fanno riflettere perché sono le cose più importanti e gravi, non si può restare indifferenti. La mia famiglia collabora con la Caritas, è un punto di partenza ma non basta. Nel piccolo bisogna dare il proprio contributo".

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Sezione: News / Data: Dom 15 novembre 2020 alle 12:37
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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