Nuove, pesanti, accuse basate sul nulla arrivano da Salerno nei confronti del Sassuolo. I neroverdi, rei di aver perso la partita contro il Frosinone che ha permesso ai ciociari di conquistare i playout da giocare proprio contro la Salernitana, sono stati ampiamenti criticati per il presunto scarso impegno mostrato contro la squadra di Paolo Bianco. Tante illazioni che arrivano da Salerno con il sito TuttoSalernitana che dopo l'esposto alla procura FIGC da parte di alcuni avvocati salernitani rincara la dose criticando anche le scelte di formazione di Grosso che avrebbe favorito il Frosinone in quanto sua ex squadra (in realtà, visto che nell'articolo si parla di parentele e favori, si sono dimenticati di sottolineare anche il fatto che dall'altra parte c'era Filippo Grosso, figlio del mister. Allarme spoiler: ironia).

"Diranno che è questione di motivazioni ed è probabilmente vero ma in certe occasioni si fa davvero fatica a considerare regolare una partita e di conseguenza un intero campionato" attacca tuttosalernitana.

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

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"Quello che è andato in scena ieri sera al Mapei Stadium di Sassuolo ha dell'inverosimile. Non può neanche essere considerato impegno da parte della squadra di casa bensì di disimpegno. D'altronde può mai un allenatore causare la retrocessione del proprio figlio che gioca nell'altra squadra? In Italia vige la cultura del sospetto ed è quella che di fatto ha impedito a Marco Mezzaroma di avere una squadra in massima serie solo perchè cognato (quindi parente acquisito e non di sangue) di un altro proprietario, nel caso specifico Claudio Lotito.

(...) Farlo però in modo così eclatante fa rimanere sconcertati. Una squadra sotto di un gol prova a raddrizzare la partita mettendo i giocatori migliori e invece niente, ha accettato di buon grado la sconfitta. Sarà poi solo un caso (!!!) che l'allenatore del Sassuolo è stato protagonista nel Frosinone qualche anno fa e che l'allenatore del Frosinone viceversa ha avuto un percorso importante al Sassuolo. Alla Lega e alla FIGC però va bene così, il male del calcio è la multiproprietà o addirittura una parentela solo acquisita tra due persone.

D'altronde era chiaro già dalla designazione arbitrale come sarebbe potuta andare la partita e l'importanza che i vertici del calcio hanno dato alla sfida in questione. A Castellammare e Cittadella due arbitri internazionali, a Sassuolo davanti a mille spettatori il signor Pezzuto, da anni a galleggiare in cadetteria e mai promosso ed ora anche a fine carriera (il prossimo anno infatti dovrebbe essere dismesso). Il rigore per i ciociari è apparso a tutti inesistente con l'arbitro che lo ha assegnato nonostante una visuale chiara e libera. Il Var poi non è intervenuto, nonostante proprio il giorno prima sia successa una cosa simile in Atalanta-Roma (rigore generoso assegnato ai giallorossi e poi revocato dopo la chiamata del Var).

A fine partita sono addirittura arrivati eloquenti messaggi sui social da parte dei tifosi ciociari che hanno ringraziato Grosso "per non aver schierato i migliori e consentito alla loro squadra di vincere la partita". Tutto nella norma, va sempre così a fine stagione e questo sta bene a chi dirige il calcio italiano nonostante la lealtà sportiva venga spesso calpestata. Grosso a fine partita dichiara poi che la sua squadra è uscita a testa alta nonostante la sconfitta col Frosinone, facciamo fatica ad essere d'accordo".

Forse qualcuno, anziché sperare nel favore degli altri (e fare la morale sulla lealtà) e sparare poi sulla presunta slealtà di qualcuno, avrebbe dovuto vincere qualche partita in più e non ritrovarsi in una situazione disperata all'ultima giornata.

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Sezione: News / Data: Gio 15 maggio 2025 alle 13:22
Autore: Sarah G. Comotto
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