La voce dei tifosi: "Proprietà, società, tifosi: tutti uniti per il nostro traguardo"

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Ed ecco il pensiero, che arriva dal tifoso neroverde, Marco Medici. Ecco cosa ha scritto per voi: "Reduce dalla trasferta di Monza ci tengo a dire la mia opinione.

Stiamo vivendo un momento difficilissimo, la squadra è chiaramente impaurita, l'allenatore un po' in confusione.

La partita è stata lo specchio fedele della nostra stagione: al di là dei nostri indubbi demeriti ci gira sempre storta. Se ieri fosse finita 1-1 non c'era niente da dire. Ma loro due tiri e un gol, noi due tiri un palo e una parata importante del portiere. Aggiungiamo l'occasione di Mulattieri nel finale e le recriminazioni aumentano. Anche a Torino considerando le occasioni ne abbiamo avute almeno un numero pari alla Juve: risultato 3-0 con due miracoli di Szczesny. Può essere sfortuna per 21 partite? Certamente no ma se a Cagliari il piede di Boloca fosse stato un centimetro indietro parleremmo di un'altra classifica...e potrei citare almeno altre 5/6 partite dove abbiamo raccolto meno del meritato.

Ci sono stagioni più o meno fortunate: questa sicuramente non è delle più favorevoli.

Il calcio, comunque, è strano: allenatori come Nicola a Salerno (ma anche Ranieri a Leicester) hanno fatto miracoli e poi sono stati esonerati qualche mese dopo. Erano diventati improvvisamente incapaci? Non penso proprio. È che a volte la squadra non gira per motivi che vanno oltre il valore della rosa e del mister.

Adesso bisogna solo trovare un modo per uscire da questa crisi, penso che ormai sul mercato sia stato scritto di tutto e di più e che non sia il caso di andare avanti con recriminazioni e dita puntate: questa è la squadra e con questi giocatori dobbiamo salvarci.

Penso che ci salveremo? Mi espongo e dico di sì perché questa rosa non è da ultimi tre posti. Penso anche che adesso TUTTI dobbiamo stare uniti e andare verso il traguardo senza stare a polemizzare ulteriormente (poi , ci mancherebbe, ognuno giustamente fa e dice quello che vuole).

Con tutti intendo:

1-la proprietà. Da loro mi aspetto un po' più di sostegno a livello mediatico e qualche messaggio di incoraggiamento. Ieri Veronica era allo stadio e questo è importante, sono sicuro che a porte chiuse sia vicina alla squadra e che tengano ai colori neroverdi. Tutte le polemiche sono inutili e abbastanza ridicole se pensiamo che proprietà ricchissime veleggiano in categorie inferiori con grande fatica (SPAL, Como, Vicenza...) mentre in A vediamo situazioni come quelle del Verona. Ritengo giustissima la discussione sulle scelte della famiglia Squinzi ma certi insulti, a loro e a Carnevali, sono fuori luogo e ingenerosi.

2-Società: il calcio, lo sport in genere, ad alti livelli è spesso questione di testa. La squadra ha paura, è sfiduciata e delusa. La società deve lavorare su quello. Fosse per me aprirei gli allenamenti e farei stare i giocatori a contatto col pubblico tutti i giorni. C'è bisogno anche di sgomberare la mente e stare chiusi al Mapei Football Center senza contatti esterni non aiuta. Dirò di più: è il momento di far fare ai giocatori esperienze di gruppo. Finiti gli allenamenti si va in pediatria a portare gadget ai bambini, si va a mangiare insieme alla sera, si incontrano tifosi meritevoli (abbiamo sostenitori che arrivano da tutta Italia e certamente potrebbero dare testimonianze motivanti ai ragazzi).

3-Tifoseria: per me termina oggi il tempo delle parole; da qua a fine campionato solo tifo, a Reggio e in trasferta. Cerchiamo di essere in tanti, a cominciare da Bologna dove ci vuole lo stesso tempo che andare al Mapei Stadium, e di non contestare ma piuttosto di tifare a pieni polmoni, a fine stagione sarà il tempo dei processi e dei bilanci.

Ps. Scrivo queste considerazioni ovviamente dopo aver saputo che Giovanni sta bene, è solo un po' ammaccato, e questa è la cosa più importante. Molto bello il gesto dei tifosi del Monza che dalla loro curva, a partita in corso, sono venuti personalmente a sincerarsi sulle condizioni del nostro tifoso.

Marco Medici".