Non è colpa...di Colpani, il giustiziere del Sassuolo. No, le colpe sono di tanti e sarebbe ora che qualcuno iniziasse a prendersi le proprie responsabilità. Il giocattolo Sassuolo si è rotto: chi lo aggiusta? Hai voglia a dare le colpe all'allenatore (anche lui ha le sue responsabilità) se negli ultimi 3 anni la squadra è andata via via impoverendosi e indebolendosi. Da Maxime Lopez-Frattesi-Raspadori-Traoré-Scamacca, tutti valorizzati da Dionisi, si è passati a Boloca-Henrique-Laurienté-Bajrami-Pinamonti, con tutto il rispetto. La qualità della rosa si è abbassata di anno in anno. Sono stati tanti gli investimenti sbagliati dalla dirigenza che ha il merito in questi 11 anni di aver azzeccato quasi tutto, ma nelle ultime stagioni ha iniziato a fare cilecca (e forse per la legge dei grandi numeri era inevitabile). Tanti investimenti sono stati sbagliati, basti pensare ai 12 (!) milioni di euro spesi per Agustin Alvarez, ora prestato alla Sampdoria in Serie B con tutto l'ingaggio pagato dai neroverdi, o ai 6 milioni per Antiste (in prestito in B alla Reggiana), passando ancora per i vari Ceide (costato 'solo' 3 milioni) e compagnia cantante: davvero nel Settore Giovanile Sassuolo non c'era nessuno migliore di questi? Proprio quel Settore Giovanile che qualche anno fa ha visto passare anche Dany Mota Carvalho, ieri indubbiamente il migliore in campo dei suoi. Non riscattato per 1 milione di euro e poco più, il lussemburghese di origine, con 13 gol in Primavera nel 2017/2018, ieri ha fatto ammattire la disastrata e disastrosa difesa neroverde, e ora è più di un rimpianto.

Dispiace ma alcune cose dopo la gara di ieri vanno dette: Ferrari ha dato davvero tanto a questa maglia e per anni è stato il miglior centrale del Sassuolo ma ora sembra arrivato il canto del cigno per lui. Castillejo è un corpo estraneo, non ha mordente, non aggiunge nulla, anzi toglie: se è venuto a svernare diventa un giocatore inutile alla causa. Con Ruan Tressoldi in campo bisogna mettere sempre in conto almeno una 'cappellata' a partita. Ecco, serve fare mercato al Sassuolo, proprio come nella prima stagione, quando fu rivoluzionata la squadra con giocatori di categoria. Questo servirebbe a questa squadra. Non a caso Dionisi ha fatto due nomi in conferenza stampa parlando del Monza: D'Ambrosio e Gagliardini. Ecco, i brianzoli hanno ingaggiato due giocatori esperti dall'Inter, i neroverdi hanno scommesso su Lipani (che si farà, ma bisogna aspettarlo), classe 2005, proveniente dalla Primavera 2.

La differenza sta, in parte, qui. E ora servirebbe come il pane fare un mercato adeguato, andando a ingaggiare almeno un difensore centrale d'esperienza e personalità, aggiungendo un centrocampista migliore di Racic (che sin qui ha dimostrato davvero poco) e aggiungendo anche un paio di alternative in attacco perché il Sassuolo è l'unica squadra a non aver segnato un gol con un subentrante. Dopo 21 partite non è più un caso. E anche questo dato dovrebbe far riflettere la dirigenza. Bajrami è in flessione, di Castillejo ho già detto, Volpato è bravo ma ancora gigioneggia un po' troppo, Mulattieri ha dimostrato buone cose ma è ancora un po' 'acerbo', Defrel si impegna ma non segna, Ceide è fumoso. Perché non rivedere la propria filosofia andando a ingaggiare, visto il momento, qualche giocatore anche in prestito secco dalle big? Un'altra cosa che servirebbe in questo momento è anche un messaggio della proprietà. Ieri Veronica Squinzi era allo stadio e questo è un segnale importante ma forse qualche parola in più, pubblicamente, potrebbe aiutare.

Sulla partita di Monza c'è poco da dire. Basterebbe un commento ascoltato in tribuna stampa all'U Power Stadium a spiegare come viene vista la formazione neroverde dall'esterno: "Ma come ha fatto questa squadra a battere Inter e Juve?". Me lo chiedo anch'io, ce lo chiediamo anche noi. Il Sassuolo orfano di Berardi (e Toljan, uno dei migliori quest'anno) si era svegliato dopo il gol annullato a Mota ma ha subito il gol di Colpani nel suo momento migliore. Poi la reazione non c'è stata e non sono assolutamente d'accordo con la disamina post-gara di Dionisi che ha parlato di un buon secondo tempo. Chiaro, lui deve rimanere positivo e deve aggrapparsi a qualsiasi cosa per non cadere nello sconforto, ma ieri l'encefalogramma del Sassuolo era piatto, anche nella ripresa, dove si è giocato poco e si è giocato anche in un clima surreale, in un silenzio assordante (un applauso anche ai tifosi del Monza che hanno smesso di cantare per rispetto), dopo quanto accaduto nel settore ospiti con la caduta del tifoso neroverde Giovanni al quale va il mio (e il nostro) più grande in bocca al lupo per una pronta guarigione.

Da sottolineare però il duro messaggio mandato da Dionisi alla squadra: "A fine primo tempo ho fatto delle scelte in funzione di chi avevo in panchina. C'è qualcuno che deve assumersi più responsabilità e non mi riferisco ai giovani che vanno accompagnati, cosa che non ha il Monza che ha preso giocatori dall'Inter. Le prime responsabilità se le deve assumere chi ha fatto questa categoria e questo sia ben chiaro, altrimenti metto in campo chi ci mette incoscienza, coraggio e personalità". Questo messaggio, ripetuto per due volte, potrebbe essere il punto di non ritorno, oppure l'inizio di una nuova storia. Io nel secondo tempo ho visto, per la prima volta, dei segnali sconcertanti da parte di alcuni. Spero vivamente di sbagliarmi.

Sezione: Editoriali / Data: Lun 29 gennaio 2024 alle 09:34
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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