Dopo due vittorie consecutive contro le granata Torino e Salernitana, è arrivata una sconfitta contro una nerazzurra, l'Inter, e speriamo di non bissare sabato contro l'altra nerazzurra, l'Atalanta, sempre ostica per i neroverdi. Una sconfitta per certi versi immeritata quella della squadra di mister Dionisi. Alt. L'Inter non ha però rubato nulla. Il Sassuolo ha combattuto, non ha sbagliato approccio (ovviamente è più 'facile' scendere in campo con la testa giusta contro le big ma in questa stagione i neroverdi, almeno sin qui, non hanno mai sbagliato l'atteggiamento mentale). Questo è stato un grande salto in avanti rispetto a quanto accadeva nella passata stagione, quando eravamo qui a commentare, specie dopo le prove con le piccole, l'approccio completamente scellerato della formazione di mister Dionisi. Merito al tecnico e al suo staff che evidentemente hanno insistito su questo tipo di miglioramento, hanno lavorato bene sulla testa dei ragazzi, così come hanno lavorato bene nel far capire che esistono le due fasi nel calcio, bella quella offensiva ma se non difendi poi rischi di mandare tutto all'aria. Questo è il secondo passo in avanti fatto registrare dal Sassuolo. La squadra è più accorta, difende più compatta e ieri ha pagato delle disattenzioni dei singoli, come non accadeva da un po' (vedi il secondo gol dove non sbaglia solo Ferrari ma Mkhitaryan crossa indisturbato e doveva essere seguito (mentre sull'angolo c'era la difesa a zona e ci sono 3-4 calciatori neroverdi fermi come belle statuine, io non amo particolarmente la difesa a zona ma non sono un allenatore quindi se Dionisi la utilizza avrà sicuramente i suoi vantaggi).

A proposito di vantaggi. È giusto insistere ancora con Pinamonti? Uno degli argomenti caldi, infuocati, dopo il ko con l'Inter riguarda proprio il centravanti di Cles che prima della partita ha usato anche parole forti per ricordare i suoi trascorsi in nerazzurro e poi non ha fatto vedere tutto questo ardore in campo. Il sottoscritto ha anche fatto una domanda in conferenza, al termine della gara, non particolarmente apprezzata dall'allenatore vista la risposta: "Le è piaciuto Pinamonti? Ha pensato di inserire prima Alvarez?". Risposta: "Sì, Pinamonti mi è piaciuto, no non ho pensato di inserire prima Alvarez". La grande...freddezza! Se il mister non vuole più domande su Pinamonti alla prossima parliamo di taglio e cucito, di badminton o di musica, però bisogna anche aspettarsi delle domande su un giocatore costato 20 milioni, è il più costoso investimento della storia del Sassuolo e che, sin qui, non sta rendendo come ci si attendeva. Siamo alla nona giornata di campionato. I gol di Pinamonti sono stati 2 sin qui, gli stessi di Pinamonti dopo 9 giornate (aveva realizzato una doppietta al Genoa all'ottava ma va detto che aveva avuto meno opportunità perché la prima da titolare la giocò proprio contro il Grifone al Ferraris). Poi Scamaccone restò a digiuno altre 4 giornate prima di segnare tre gol consecutivi tra la 12ª e la 14ª. Ripeto: giusto che l'allenatore faccia le sue scelte ma deve anche accettare i commenti e le critiche. Visto l'Alvarez dell'ultimo periodo forse sarebbe stato più giusto concedere al Canario qualche minuto in più rispetto agli 8 più recupero della gara con l'Inter. Tutto qui. Poi, capisco le scelte del mister, non vuole perdere Pina dal punto di vista mentale, ma sarebbe tanto sbagliato provare a stuzzicarlo, colpirlo nell'orgoglio, facendogli iniziare una partita dalla panchina?

Chiosa sulle proteste di mister Dionisi per il ponte di Calhanoglu su Ferrari. Era fallo per il Sassuolo, niente da dire. Mi sono già espresso sulle lamentele dell'allenatore nella scorsa stagione, sempre pacate, con garbo, ma un tantino esagerate. Perché, esordire con "non mi piace parlare dell'arbitro ma", equivale poi a parlare e a lamentarsi dell'arbitro. Si sta facendo proprio il contrario di quanto affermato. Un po' come canta Willie Peyote "Chi dice io non sono un razzista ma...è un razzista ma non lo sa" (a scanso di equivoci, non si sa mai, non sto dando del razzista a Dionisi). Detto questo, ora avanti, con la testa giusta e con il giusto spirito, proprio come in queste prime 8 giornate, contro l'Atalanta. La strada, nonostante la sconfitta con l'Inter, è quella giusta.

Sezione: Editoriali / Data: Dom 09 ottobre 2022 alle 15:22
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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