Diciamoci la verità anche in maniera abbastanza brutale: dopo Sassuolo-Spezia abbiamo capito perché alcuni non siano titolari nella formazione di mister Alessio Dionisi. Stessa cosa dicasi per alcuni spezzini, ma questo ci interessa meno. Si sono viste cose brutte, si sono viste anche cose belle. Il Sassuolo a trazione super-anteriore, disegnato con una sorta di 4-1-4-1, con un solo mediano in formazione, Racic, a fare il quinto uomo difensivo e con i due trequartisti Castielljo e Volpato, soprattutto lo spagnolo, pronti a sacrificarsi in ripiegamento come a creare una sorta di 4-3-3 super offensivo.

Il tecnico neroverde si aspettava uno Spezia sulla difensiva, con tutti gli effettivi dietro la linea della palla, e ha deciso di 'rischiare' sin dalle prime battute con un atteggiamento propositivo. Prendere gol dopo 20 secondi sull'occasione sbagliata da Cipot avrebbe complicato incredibilmente i piani ma al Sassuolo è andata bene e ha attaccato forse con poca convinzione, faticando contro il muro eretto dallo Spezia.

Tanti, troppi gli angoli battuti (17), con un solo pericolo creato, al quindicesimo tentativo, con il destro di Pinamonti dopo una carambola in area. Tante occasioni potenziali e tanti errori nella battuta a rete o nell'ultimo passaggio. I tanti uomini offensivi hanno permesso al Sassuolo di riuscire a schiacciare lo Spezia nella propria metà campo, concedendo solo qualcosa nella metà del secondo tempo (bravissimo Cragno su Kouda) ma si è creata tanta densità in mezzo, gli spazi si sono intasati e ai neroverdi sono rimaste tante conclusioni da fuori, sgozzate o poco precise (il Sassuolo è primo in questa specialità in Europa, con 6 gol realizzati da fuori in Serie A).

Non è stato semplice ma alla fine la qualificazione è stata meritata, agli ottavi a gennaio ci sarà l'Atalanta del Gasp. Uscire dopo questa gara sarebbe stato beffardo. L'obiettivo è stato centrato, ed era la cosa più importante, al tempo stesso si attendevano delle risposte da chi ha giocato meno (ben 8 i nuovi acquisti schierati dall'inizio, ai quali si è aggiunto l'esordiente Lipani nei supplementari) e le risposte sono state poco convincenti. Dionisi può ritenersi soddisfatto per l'atteggiamento, per il resto forse in cuor suo sperava in qualcosa di più concreto da parte dei suoi ragazzi.

Ora altre due gare ravvicinate, testa nuovamente al campionato, con le sfide granata contro il Torino lunedì e contro la Salernitana venerdì, poi la sosta di novembre per le Nazionali. Il Sassuolo ha portato a casa 2 punti nelle ultime 4, il calendario permette, almeno sulla carta, di mettere ulteriore fieno in cascina ma servirà ritrovare la brillantezza sotto porta e il vero Berardi, due aspetti che probabilmente vanno di pari passo, vista l'importanza del numero 10 e che sono un po' mancati nell'ultimo mese.

Sezione: Editoriali / Data: Ven 03 novembre 2023 alle 13:34
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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