Alzare l'asticella è il diktat del Sassuolo 2019/2020 ma al momento siamo costretti a rivedere e a commentare sempre gli stessi errori. Il Sassuolo ha perso al Tardini di Parma con uno sfortunato autogol di Bourabia (entrato all'85') arrivato al 95', un gol che avrebbe reso orgogliosa la Gialappa's e Mai dire gol ma che condanna i neroverdi alla terza sconfitta stagionale, la quinta consecutiva in trasferta considerando anche i dati della scorsa stagione con una striscia che purtroppo rimane ancora aperta. La bella vittoria con la SPAL aveva fatto sperare tifosi e non solo: il Sassuolo che ha annichilito la formazione estense con una grande ora abbondante di gioco, manifesto del calcio offensivo che l'allenatore De Zerbi vuole adoperare nella sua carriera e naturalmente anche nel Sassuolo.

Con il Parma ci si attendeva una prova diversa, un salto di qualità importante che non è arrivato. Se con Torino e Roma la sconfitta poteva anche essere lecita per via del blasone e della forza degli avversari, contro il Parma bisognava sperare in qualcosa di diverso. Che puntualmente non c'è stato. Il Sassuolo fallisce sempre la prova delle maturità! E' stato così lo scorso anno e quest'anno stiamo assistendo allo stesso copione. Nessuna sentenza, siamo solo alla quinta giornata, ma la società, l'allenatore e i calciatori con i loro proclami, hanno fatto sognare i tifosi e in campo stiamo assistendo a un Sassuolo versione dottor Jekyll e mr. Hyde, che incanta tra le mura amiche e dilapida in trasferta, quanto di buono costruito in casa.

A Parma sono mancate tante cose. La manovra non è stata brillante come tre giorni fa, l'attenzione difensiva non è stata la stessa ed è toccato ad Andrea Consigli metterci una pezza: strepitoso in uscita bassa su Gervinho in uscita bassa, eccellente sul calcio di rigore di Inglese, addirittura bloccato (4° penalty neutralizzato nel 2019, miglior dato in Europa nei 5 maggiori campionati europei). L'allenatore De Zerbi ha mandato in campo i suoi con il 4-3-1-2 con Toljan terzino sinistro, Obiang mezz'ala e Boga dietro alle due punte Caputo-Berardi. Le mosse Toljan terzino mancino e Boga trequartista non hanno convinto. I due sono apparsi impacciati e fuori ruolo. Il terzino francese aveva mostrato piccoli segnali di miglioramento con la SPAL ma ieri c'è stato un passo indietro dal punto di vista propositivo (in fase difensiva invece, secondo la nostra modesta opinione, ha tenuto botta). Male Boga. L'esterno offensivo è stato trasformato in trequartista ma l'esperimento non ha convinto: il classe '97 è apparso depotenziato e snaturato, è apparso quasi un uccello in gabbia al quale gli è stato impedito di volare liberamente (nel suo caso sulla fascia).

La sconfitta, soprattutto per il modo in cui è arrivata, lascia l'amaro in bocca. Il Sassuolo pregustava di portare a casa un punticino con una partita 'sporca' e meno avvincente ed è proprio in questo aspetto che la formazione neroverde deve crescere, per compiere il definitivo salto di qualità e per alzare definitivamente l'asticella. Ieri il Parma ha fatto meglio e bisognava compattarsi per difendere fino alla stregua quel pareggio che non avrebbe cambiato il giudizio sulla prestazione opaca, ma che sarebbe servito molto a fare morale e classifica. Ora ripartire: serve una grande prova contro l'Atalanta del Gasp!

Sezione: Editoriali / Data: Gio 26 settembre 2019 alle 17:18
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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