Qual è il vero Sassuolo? Quello capace di compiere le imprese contro la Juventus e Inter di cui stiamo ancora parlando a distanza di un mese e mezzo o quello capace di crollare sotto i colpi di Frosinone e Lazio? O quello capace di reagire e di mettere sotto una delle squadre più in forma del campionato e che ha perso solo alla prima giornata, tornando a casa anche con un pizzico di rimpianto? Il Sassuolo è questo qua! Ne ho già parlato nelle precedenti puntate, confermo quanto detto: il Sassuolo è un mix di tutto questo e bisogna, purtroppo o per fortuna, accettarlo.

E ieri lo ha detto anche Dionisi: "Il Sassuolo non è mai andato via, il Sassuolo è questo e nessuno di voi lo vuole accettare. Abbiamo fatto 45 punti l'anno scorso e ne vogliamo fare di più, ma non sarà facile. Non dipingiamo il Sassuolo come una squadra da Champions. È un Sassuolo ringiovanito, che ha ambizione, e delle volte non ha l'atteggiamento giusto. Questi giocatori stanno facendo tante buone/ottime prestazioni, sono gli stessi che hanno vinto con Juventus e Inter, che hanno perso una sola partita, sono sempre gli stessi giocatori, mi hanno dato la panchina d'oro per merito della prestazione di questi ragazzi".

Il derby. Il Sassuolo ha senza dubbio più rimpianti dei rossoblù. Non era semplice affrontare questo Bologna, non era semplice specie dopo essersi complicati, maledettamente, ancora una volta con le proprie mani, la gara, con l'errore di Erlic sul lancio da casa sua di Bonifazi. Ma il Sassuolo non ha pensato al gol subito, ha abbassato la testa e ha cominciato ad attaccare. Sono mancati i tiri nello specchio ma al 35', quando c'è stato un calcio d'angolo per il Bologna, mi sono reso conto che non giravo la testa dall'altra parte, verso la porta difesa da Consigli, da un'eternità.

Pochi tiri nello specchio ma un Bologna schiacciato nella propria metà campo e costretto all'errore grazie alla pressione alta portata dalla squadra di Dionisi. E l'ottima prova del Sassuolo è testimoniata anche dai numeri: la formazione neroverde complessivamente ha avuto il 55% del dominio territoriale e un indice di pericolosità pari al 62%, con 17 tiri totali e il 60% di possesso palla nella metà campo avversaria. 

Boloc(n)a è una regola. E sta diventando una bellissima regola per la formazione neroverde. Un paio di prestazioni al di sotto degli standard, male, malissimo con la Lazio, ma un'altra grande prova a tutto campo contro il Bologna, con la ciliegina del gol da fuori area (il sesto stagionale dei neroverdi, i migliori in Europa in questo fondamentale). Ottimi segnali in vista del futuro. Bisogna ripartire da qui.

Sezione: Editoriali / Data: Dom 29 ottobre 2023 alle 11:10
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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