Mister Filippo Baiocchi ha rilasciato un'intervista esclusiva a noi di SassuoloNews.net per parlare della sua avventura al Sassuolo Under 16 che si è conclusa ieri. Nella bella chiacchierata con l'allenatore abbiamo parlato anche del problema dei giovani in Italia. Abbiamo chiesto al mister: In Italia si discute spesso sui talenti, sui problemi dei giovani. Secondo lei non ci sono più talenti o manca il coraggio di lanciarli in prima squadra? E cosa si può fare per migliorare tutto questo, che è diventato anche un problema culturale? La sua risposta è stata: "È una domanda da un milione di dollari. Si potrebbe aprire una tematica che dura una giornata. Io penso che sia una questione culturale e d'organizzazione. Io credo che all'estero abbia contribuito positivamente l'introduzione delle seconde squadre, ma poi anche una questione culturale. Noi siamo un popolo abbastanza conservativo su certe cose, a volte ci manca il coraggio nel lancio dei giovani. È ovvio che i giovani debbano essere lanciati in un sistema pronto ad accoglierli, altrimenti si rischia di bruciarli. Non deve essere il giovane che ogni tanto viene messo dentro, deve essere una cultura che deve cambiare in maniera radicale. Poi ci possono essere mille tematiche, questo, in maniera semplicistica, credo che la mancanza di cultura e di strutture sia il grosso problema. L'introduzione dell'Under 18 è già una buona soluzione ma credo che siano molto importanti le seconde squadre".

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Mister, dica la verità: nel settore giovanile i risultati contano oppure no?
"Ma certo che contano, non vanno demonizzati, fanno parte del gioco. Il problema sono gli obiettivi. Se uno come obiettivo ha la crescita individuale del ragazzo applicando un calcio formativo, dopo i risultati arrivano, è questo quello che conta. Se si mette il risultato come obiettivo primario invece si sbaglia nel settore giovanile perché invece di focalizzarsi sull'errore del giovane per crescerlo, si cerca di facilitarlo attraverso delle soluzioni tattiche e vanno a ottenere un risultato facile. Il risultato è fondamentale perché fa parte del gioco ma non deve diventare la priorità. Dipende sempre dal contesto in cui si è: se sono in un settore giovanile, l'obiettivo è la crescita del ragazzo e spesso può andare anche contro la logica tattica e del risultato, se siamo in una prima squadra l'obiettivo è il risultato e devo lavorare solo per quello".

Sezione: Settore Giovanile / Data: Ven 01 luglio 2022 alle 20:12
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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