Una volta c'era il blocco Juve, il più frequente nella storia della Nazionale che adesso, con Mancini ct, lancia invece l'idea di un asse Roma-Lazio nuovo (Acerbi, Spinazzola, Immobile, Cristante, Zaniolo: ci fossero stati anche Florenzi e Lorenzo Pellegrini...). La Under 21 di Paolo Nicolato, svuotata dai grandi numeri della Serie A assicurati dai precedenti attori protagonisti (vedi Barella, Pellegrini, Donnarumma, Chiesa, Meret, oltre a Cutrone e Zaniolo) sfoggia un blocco neroverde del tutto inedito, sparpagliato tra A e molta B: sono rimasti in cinque a Erevan, sarebbero stati sei se Marchizza (in prestito allo Spezia) non avesse avuto il problema muscolare a Dublino e non fosse dovuto rientrare a casa: solo il capitano Locatelli è agli ordini di De Zerbi, per il resto Sala è all'Entella, Scamacca all'Ascoli, Frattesi all'Empoli, Adjapong a Verona. Il conto salirebbe a sette con Tripaldelli, l'altro in rosa a Sassuolo, stavolta convocato con l'Under 20. L'Atalanta, con Carnesecchi, Del Prato, Carra ro e Bettella (chiamato a sostituire Marchizza e arrivato ieri sera a Erevan per unirsi al gruppo), forma l'altro blocchetto.

C'è da dire che il gruppo di Nicolato, quello che per intenderci sale dall'Europeo Under 19 e dal Mondiale Under 20, si muove a memoria dentro gli schemi del tecnico, dove i "vecchi", Cutrone, Locatelli, Bastoni e Adjapong in questa tornata da cui sono usciti Tonali (con Mancini) e Kean (espulso a Dublino) portano la loro esperienza di Under 21 già vissuta. Per Claude Adjapong i minuti accumulati in Irlanda sono stati i primi della stagione. A Verona non ha ancora esordito. A Dublino è entrato bene dopo il primo quarto d'ora di gara: "Sono contento, ho provato anche a far gol ma non ho avuto fortuna. A Verona sto bene, arriverà il mio momento. Adesso mi piacerebbe fare il primo con l' Under 21". Un gruppo che si sta amalgamando: "Sì, ci sono i ragazzi che con il ct hanno già fatto un biennio e ci siamo noi un po' più grandi che facciamo capire come questa sia una nazionale Una squadra che si muove a memoria Adjapong: "Diversa da tutte le altre, diversa dalle altre giovanili. Stiamo affrontando un progetto nuovo, nel precedente percorso ci basavamo sul possesso palla, qui la giochiamo, ci alziamo con il terzino sinistro in questo 4-3-3 che ricalca i concetti della Nazionale maggiore". Il finale è un pensiero per Squinzi: "Presidente e uomo straordinario, poche parole ma sempre vere. Guardate che centro sportivo ha fatto, strepitoso. E ha portato Sassuolo dalla C all'Europa League. Diceva che il destino del Sassuolo era la Champions e io sono certo che i miei ex compagni lavoreranno per centrare questo obiettivo quanto prima".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Dom 13 ottobre 2019 alle 16:33 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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