Cristian Aucelli, centrocampista del Sassuolo ceduto in prestito alla Vis Pesaro, si sta ben disimpegnando in questo avvio di stagione e ha trovato anche un gol da tre punti. Il calciatore è stato intervistato dai canali ufficiali della Vis. Ecco le sue parole: "In Primavera ho fatto il primo anno, da 2001, quello penso che mi sia servito molto per entrare nell'ambiente Primavera, diverso dagli altri. Mi è servito per entrare nei meccanismi, mi ha aiutato molto. Poi nel secondo anno ho fatto quello da fuoriquota ed è stato fondamentale, per me è arrivata anche la fascia da capitano, è stata una soddisfazione, un premio: essere capitano del Sassuolo è una bella responsabilità ma mi piace averle, per me sono solo una cosa in più. Dopo l'anno in Primavera, a metà anno, ho fatto due mesi allenandomi tutti i giorni con la prima squadra, da lì sono arrivate anche le prime convocazioni in Serie A e in Coppa Italia, sono state delle soddisfazioni importanti per me, mi hanno ripagato dei sacrifici fatti. In prima squadra ho trovato Magnanelli che è stato un grande esempio per me, l'ho preso come punto di riferimento. Poi ovviamente ho cercato di rubare più cose da tutti, penso mi abbiano aiutato molto. Sono stato molto fortunato perché ho trovato un allenatore che credeva molto nei giovani, mi sono trovato bene con mister Dionisi che mi ha dato una grande mano. Volevo ringraziare anche il mio direttore Francesco Palmieri che mi è stato vicino in questi anni, è stato fondamentale. Ringrazio lui, Totò De Vitis e anche Umberto Piazza perché se oggi sono un giocatore lo devo anche a loro".

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Ancora Aucelli: "Quando mi ha contattato la Vis Pesaro ho sentito i miei ex compagni che sono stati qui l'anno scorso. Tutte le cose che mi hanno detto sono state confermato, sono molto contento della scelta fatta. Sono qui anche per mister Sassarini, uno dei pochi mister ad avere un'idea ben precisa di gioco in C. Ho trovato un gruppo unito, con tanti giovani. Mi ritengo molto fortunato, ho un ottimo rapporto con tutti. I più grandi in campo ci danno una grande mano. La famiglia è molto importante, è molto presente ed è fondamentale per me. Sono molto fortunato perché mi seguono molto, vengono sempre a vedermi in casa, se riescono vengono anche in trasferta. Sono legato anche ai miei fratelli, ho un paio di tatuaggi legati a loro, tra cui uno con le date di nascita, poi ho il nome di mio fratello più piccolo che è Santiago, poi ne ho un altro con mio padre e mio fratello grande. Il mio sogno è quello di diventare un calciatore, spero che il mio sogno si avveri. Sto lavorando molto per far sì che questo avvenga. Credo che ognuno di noi abbia un destino. Io credo in Dio, credo che ognuno di noi abbia un destino già scritto e spero che il mio sia positivo, che si avverino tutti i miei sogni, spero che il futuro mi riservi grandi glorie e soddisfazioni".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Gio 22 settembre 2022 alle 16:00
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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