Pari con la Juventus e doppia sconfitta tra Coppa Italia e campionato con il Venezia ai rigori e poi con la Roma per 2-0. Il punto di maggiore orgoglio tra i sostenitori dell'Hellas Verona rimane comunque il risultato ottenuto in casa contro i bianconeri. Dopo la partita, l'allenatore Paolo Zanetti si è detto orgoglioso della sua squadra, manifestando un sorriso sincero che riflette la fiducia nel progetto e nei giovani che compongono la rosa. Anche contro la Roma, nonostante il ko, gli scaligeri hanno ricevuto i complimenti per la prestazione seppur senza punti e ora si preparano ad affrontare il Sassuolo di Fabio Grosso, reduce dal 3-1 all'Udinese. Ma che squadra è il Verona?

Un elemento distintivo dell'Hellas di quest’anno è l’aggressività nel pressing sui portatori di palla avversari, caratteristica che però a volte si traduce in falli di troppo e conseguenti fischi da parte dell’arbitro. Nei primi quattro turni di Serie A, i gialloblù sono stati i più fallosi del campionato, commettendo 69 falli e subendone appena 29, con un possesso palla che si attesta al minimo in A e tra i più bassi (35,4%).

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Tra gli acquisti estivi, alcuni dei protagonisti più in vista sono Gift Orban, arrivato in prestito dall’Hoffenheim, e Giovane, talento arrivato dal Corinthians, che ha già lasciato il segno con prestazioni sorprendenti. Orban, autore di un gol e protagonista di alcune azioni che hanno alimentato polemiche, è stato al centro di discussioni per un fallo non ravvisato a Federico Gatti, mentre Giovane crea molto gioco, è abile nel dribbling e ha già ricevuto molti consensi.

Dietro i soli tre punti in classifica e i due gol segnati finora, si intravede comunque un potenziale di miglioramento notevole. Orban e Giovane costituiscono attualmente la coppia di attaccanti più attiva in Serie A, con 27 conclusioni e 14 tiri nello specchio complessivi, mostrando che la produzione offensiva non manca. La mancanza di precisione sotto porta e un po’ di cattiveria in fase realizzativa (40 tiri in 3 partite e 0 gol ha sottolineato il tecnico) sono aspetti sui quali Zanetti è consapevole e sa che, con un gruppo rinnovato da 12 nuovi volti, serve ancora tempo per amalgamare il tutto.

Le novità di questa estate hanno portato anche entusiasmo e rinnovato stimolo in tutto l’ambiente, nonostante gli addii di figure di spicco come Davide Faraoni, Darko Lazovic, Ondrej Duda e altri giovani talenti come Diego Coppola, Daniele Ghilardi e Jackson Tchatchoua. Il bilancio della sessione di mercato si traduce in un saldo positivo di circa 19,65 milioni di euro, e il Verona sembra ora più promettente rispetto al passato.

In difesa, nonostante qualche passaggio a vuoto, come la partita contro la Lazio, la squadra ha subito solo quattro reti in campionato, un miglioramento notevole rispetto alle stagioni precedenti. Gli innesti di Unai Nunez e Victor Nelsson si sono rivelati fondamentali, così come il ruolo sempre più centrale di Antoine Bernede, che si distingue per la sua versatilità e capacità di contribuire sia in fase offensiva che difensiva. Attenzione anche agli arrivi di Armin Bella-Kotchap dal Southampton e Moatasem Al-Musrati dal Besiktas: giovani promesse che, con un corretto ambientamento, potranno dare un contributo a lungo termine.

Orban rappresenta solo la punta dell’iceberg di una rivoluzione in atto sotto la guida di Zanetti. Sotto la superficie, si cela un mondo di cambiamenti e di potenzialità ancora da esplorare. Il Sassuolo è avvisato!

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Sezione: News / Data: Mar 30 settembre 2025 alle 13:05
Autore: Sarah G. Comotto
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