SN - Fabregas conferenza stampa post Como Sassuolo: "I ragazzi mi hanno accontentato"

Cesc Fabregas, allenatore del Como, parla in conferenza stampa al termine della partita di Coppa Italia con il Sassuolo terminata con la vittoria e di conseguenza con il passaggio del turno nella competizione dei comaschi. Le sue dichiarazioni in diretta su questa pagina grazie alla presenza del nostro inviato allo stadio Sinigaglia di Como.

Douvikas è più pronto, Morata sembra far più fatica: a cosa è dovuto questo?
"Non sono d'accordissimo, questa è la tua opinione e la rispetto, ma ho visto tante volte Alvaro giocare palle pulite, Douvikas è un giocatore potente e attacca la profondità come pochi in Europa e non si possono comprarare i due. Siamo tutti insieme sulla stessa strada, uno ha una caratteristica e uno l'altra, questo è normale. Se noi siamo bravi a capire quando e in che contesto uno ti può dare una cosa e l'altra noi e la squadra saremo meglio. Sono due attaccanti di gran livello e quanto più bravi e forti si sentono bravi loro tanto meglio è per il Como".

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Dopo Firenze ha detto ai suoi che mercoledì dovevano fare meglio: l'hanno accontentata?
"I ragazzi mi hanno accontentato, vogliamo vincere più partite possibili. Oggi si è visto un gruppo come domenica che ha fatto la differenza, oggi la stessa cosa, se continuiamo così è quello che avevo io in mente all'inizio, si può alzare il livello anche con il turnover. È importante che i nuovi si sentano forti e pronti per fare tutto quello che noi vogliamo fare e così saremo sempre più forti".

Cerri è stato osannato dal pubblico, Bonsignori e gli altri hanno fatto bene...
"Questa è la squadra, la famiglia, questo è il Como. Bonsignori ha fatto bene, volevo far entrare Pappacioli che merita dall'anno scorso. Alberto si sta allenando con noi, era una buona opportunità per farlo sentire parte di tutti noi. Lui quando è arrivato ha cambiato la nostra storia, è stato importante quel momento. Lui è un ragazzo d'oro, si allena bene e sono contento così come sono contento anche degli altri che devono essere preparati per il futuro per vincere più partite possibili".

Vi hanno chiesto un parere se giocare o meno?
"Non ci è stato chiesto niente, ci hanno detto che si doveva giocare. Oggi non mi sentivo di andare sotto la curva a festeggiare, mancava tanta gente, la curva ha dimostrato tanto umanamente, non c'era solo il calcio ma tutto Como in quel gesto. La mancanza della gente, della città che sta soffrendo, siamo tutti con loro. È stato un colpo importante e siamo convinti che se andremo avanti insieme ci aiutremo insieme".

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