Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo, ha parlato a DAZN nel corso della trasmissione SuperTele condotta da Pierluigi Pardo. Ecco le sue dichiarazioni riprese da TMW: "Non posso dire che siamo guariti ancora, il nostro obiettivo è avvicinarci alla parte sinistra della classifica".

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Un allenatore del Sassuolo viene aiutato anche per i prospetti che aiuta a costruire?
"Sì, diciamo che se si accetta questa realtà si prende tutto il pacchetto, non si può non accettare che ci siano giovani che devono crescere, che devono poter sbagliare, essere supportati e difesi. Quando un giovane fa bene parte, è quello che è successo quest'anno e non è facile sostituire tre giovani (il riferimento è a Scamacca, Raspadori e Traoré, ndr)".

Come si prepara una gara col Napoli
"È stimolante affrontarli, è un piacere vederli e allo stesso tempo ti auguri che non siano nella miglior condizione psico-fisica quando li incontri".

Quali sono i margini di miglioramento di Frattesi?

"Che possa essere continuo in tutte le partite. Quest'anno sta crescendo, come atteggiamento e come prestazioni: deve continuare a farlo, non si smette mai di crescere e di dimostrare. Poi si parla di gol e assist, ma un giocatore deve essere continuo il più possibile".

Quando squilla il telefono con una chiamata dai dirigenti cosa fa?
"Devo dire che quest'estate un pochino ero preoccupato. Io sotto sotto speravo che non andassero via tutti, però ne sono arrivati di giocatori bravi: sono stati ben sostituiti ed è l'obiettivo che si pone il Sassuolo ogni anno".

Cosa pensa di Osimhen?
"In Serie A è un giocatore che fa la differenza, se difendi basso in area è quasi immarcabile, per noi è immarcabile. Se difendi alto attacca gli spazi, forse può crescere nello stretto".

Raspadori è un'alternativa a Osimhen o possono coesistere?
"Dovreste chiederlo a Spalletti o alla dirigenza del Napoli, credo che se l'abbiano preso pensino di poterli fare coesistere. Io Raspadori l'avrei visto ancora bene a Sassuolo se devo dire la verità, però sono convinto che crescerà in quest'esperienza e ha già dimostrato di sapersi fare trovare pronto".

Come sta Berardi?

"Domenica è uscito per infortunio, per noi perderlo è perdere tanto. Non sappiamo ancora, domani farò gli esami ecografici per capire l'entità dell'infortunio: siamo ottimisti, ma ancora non lo sappiamo".

Per quanto riguarda il Milan?
"Secondo me sta vivendo solo un momento difficile, io non l'ho notato cambiato. Contro di noi il fatto che non era in fiducia ha reso per noi la gara in discesa e per loro in salita".

Chi è il nuovo Traoré?
"Dall'anno scorso, e quest'anno non è cambiato, massacro Frattesi".

Ha temuto un po' che potesse partire a gennaio?
"Sinceramente avevo parlato con la società ed erano stati abbastanza chiari. Il Sassuolo alle volte non può puntare i piedi quando arrivano società più grandi, però credo avessero già approfondito. Poi so dove sono".

Berardi finirà la carriera al Sassuolo?
"Ha firmato un contratto che può sembrare a vita, io penso che un giocatore, in qualsiasi squadra ma nel Sassuolo ancora di più visto che è una piazza piccola, devi trovare motivazioni e ogni giocatore deve ambire sempre più in alto. Ha rifiutato squadre importanti? Ho saputo che prima del mio arrivo è accaduto ed è vero, anche in estate c'è stato qualcosa. Domenico tiene tanto a questi colori, sa benissimo quello che ha qua e probabilmente non ha mai sentito il bisogno di andare via. Però non firmerei sul fatto che rimanga a vita a Sassuolo, poi ha firmato un contratto molto lungo".

Chi può diventare un campione fra quelli che sono andati via?
"Mentalmente, Raspadori. Per talento, Traoré. E poi sono affezionato a Scamacca, è molto diverso da quello che mi aspettavo: per mezzi può arrivare dovunque, ma bisogna vedere le opportunità che si creano".

Dove vuole arrivare Dionisi?
"Sono ambizioso, è normale esserlo. Non essendo un calciatore con grandi trascorsi ho avuto un'escalation abbastanza rapida e spero di non fermarmi, se ci riuscirò grazie alla mia squadra, ai dirigenti".

Le piace il fuorigioco semi-automatico?
"Troppa tecnologia non è bella secondo me, anche il fatto che a volte temporeggiano per capire se un calcio d'angolo c'è o non c'è. Li capisco, perché gli arbitri sono nell'occhio del ciclone, troppo: bisognerebbe parlarne un pochino meno, capire l'errore perché può capitare".

Sezione: News / Data: Mar 14 febbraio 2023 alle 11:10
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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