Conferenza stampa post-gara per Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, al termine della sfida contro il Torino pareggiata per 1-1 dai neroverdi. Ecco le sue parole riprese dal nostro inviato: "La squadra è viva da un po', ovvio che dirlo dopo un risultato positivo a metà contro una squadra forte, ma la prestazione è stata molto positiva. Non era facile, avevamo 30 anni in meno del Toro, hanno avuto un atteggiamento vero, coraggioso, aggressivo, con personalità, hanno giocato. Oggi non potevamo pensare di difendere il vantaggio, l'hanno ripreso subito, ma se pensiamo di farlo ci abbassiamo, cambiamo la preparazione alla gara e non dobbiamo spostarci da quello, perché ora ti viene il braccino corto a volte. Io ho chiesto di non pensare al risultato, ci avremmo pensato a fine partita, perché poi altrimenti negli ultimi 10 minuti pensi solo a quello. Oggi i ragazzi mi sono piaciuti tanto, il resto lo scopriremo".

Pinamonti è il centravanti italiano con più gol...
"Andrea è un ragazzo mediamente giovane ma in questa squadra è già un vecchio. Qui i 99 se faccio i giovani contro i vecchi Pinamonti gioca con i vecchi ma ha ancora davanti tanti anni. Lui ha fatto la miglior stagione all'Empoli dove aveva fatto 9 gol su azione e sta facendo un'ottima stagione e deve continuare. Non c'è nessuno che piace a tutti, se poi delle volte non può piacere, non me ne frega niente. Quest'anno ha fatto la preparazione, sa cosa vuole lui, e quando siamo lì facciamo troppi tocchi, oggi Pinamonti ha fatto gol perché Pedersen ha messo palla e trovi anche gli altri impreparati, non trovi densità, e a volte diventa difficile per l'attaccante ma sono contento. Oggi purtroppo dei cambi sono stati forzati perché non posso sapere ancora cosa è successo ad alcuni. Volpato oggi non c'era, due cambi li ho fatti perché hanno sentito qualcosina, ed è un peccato. Dobbiamo far crescere quelli che ci sono e recuperare gli infortunati".

SN - Ruan è stato fischiato quando è entrato. Sembra esserci un po' di distacco tra la squadra e i tifosi, in questo momento però servirebbe più unita...
"Io sinceramente non riesco a sentire tutto dal campo perché noi siamo pià vicini agli ospiti, sono tanti e i cori si sovrappongono e mi dispiace di questo perché tutti vanno incitati, poi se a fine gara dei tifosi devono manifestare dei malcontenti ci sta ma è un peccato perché la squadra ora ha preso coscienza di quello che devo fare. Io sono soddisfatto della prestazione ma non del risultato, anche contro il Torino che è una squadra difficile da affrontare, ma ci stiamo lavorando. Sarebbe meglio unire tutte le forze. A noi non ci aiuta nessuno, quando sei in difficoltà è difficile che trovi dell'aiuto all'esterno, anzi. ed essendo una realtà più piccola di altre ancora di più dobbiamo stare uniti. Io non ho notato questa distanza, non ho sentito i cori, li ho sentito a Bergamo e non mi sono piaciuti. Questa squadra ha dei valori e l'obiettivo di questa stagione è giocare il 12° anno in A e ce la faremo con la forza di tutti, l'unione di tutti, credendoci tutti insieme. Poi parlerò anche con la squadra se c'è questa percezione dall'esterno, poi verificherò".

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Come hai vissuto la gara di oggi e la settimana? E poi Lipani ha fatto bene...
"Io ho vissuto la settimana come tutte le altre, poi bisognerebbe chiederlo allo staff, a mia moglie, ai dirigenti, ai giornalisti che mi hanno visto ieri. Tutte le settimane sono impegnative, la prossima è con l'Atalanta, ma siamo pagati anche per questo: noi veniamo giudicati anche per i risultati, poi quando le cose non vengono bene soprattutto per i risultati ma va accettato. Sappiamo di essere sempre in discussione, ma io non lavoro sentendomi in discussione perché la squadra è viva, tutti ci crediamo. Si vede che qualcuno non è ancora pulito perché altrimenti facciamo il secondo gol e recuperando giocatori che ora non abbiamo sarà ancora più facile. Al tempo stesso la determinazione, l'essere compatti, l'aiutare i compagni vedi Lipani che l'anno scorso giocava in Primavera 2 e oggi ha fatto bene ma un giovane non può fare bene se dietro non c'è un gruppo che ci crede e dà una mano. Noi abbiamo tanti ragazzi che devono crescere e stanno crescendo ma non è semplice perché nessuno ci aspetta, anzi, tanti ci criticano, ma dobbiamo prenderci qualcosa in più facendoci queste prestazioni".

Cosa può fare l'allenatore del Sassuolo per far crescere ancora Laurienté?
"Nel primo tempo sentivo troppi mugugni per Armand. Lui ha qualità importanti e l'unico modo per fargliele tirare fuori è metterlo in campo, poi non sempre vado con le carezze, ma la squadra ha bisogno di tutti. Di chi non c'è, di chi è venuto a vedere la partita ed è venuto negli spogliatoi prima e dopo, tanto più di Armand che deve migliorare nel gioco corale e nella finalizzazione, in fase difensiva è cresciuto, in fase offensiva deve ripulirsi dallo storico che ha questa stagione. Dopo un gol nel troverà un altro e non deve giocare col freno a mano. Nel 2° tempo ha fatto vedere le qualità, ne ha di più, speriamo le faccia vedere alla prossima".

È mancato un pizzico di coraggio per vincerla e magari vincendo a Bergamo può risollevarsi?
"A tutte le squadre servono risultati. Abbiamo dovuto fare due cambi forzati alla fine e non è semplice quando ti chiedono il cambio due difensori, poi sugli esterni in panchina non avendo mancini ho preferito mettere due centrali per non perdere la possibilità di poter andare al cross anche se mancavano pochi minuti. Io ho visto una squadra che ci ha creduto fino alla fine, poi davanti avevamo il Torino che ha preso Zapata e fa investimenti per andare in Europa. A me i ragazzi sono piaciuti tanto e oggi siamo stati bravi".

Sezione: News / Data: Dom 11 febbraio 2024 alle 00:02
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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