La notizia del giorno in Serie A? Maria Sole Ferrieri Caputi arbitro di Sassuolo-Salernitana. Già, sarà la prima donna a dirigere un incontro di Serie A. Sicuramente una bellissima notizia ma non se ne starà parlando un po' troppo? Una donna arbitro. Wow! La chiamiamo arbitro o arbitra? È bona? Ancora non ci siamo abituati al calcio femminile (e siamo nel 2022!), che deve davvero farci strano vedere una donna prendere le decisioni e farsi beffa del testosterone di 22 omoni che rincorrono una ridicola palla...eh già! Un altro essere umano che arbitra una partita. Ora abbiamo la prima Premier donna (e 'purtroppo' non è Ambra, cit. Articolo 31 in 2030 per chi non lo sapesse, nessun riferimento a destra o sinistra) e magari a breve avremo il primo arbitro di colore, la prima guardalinee lesbo, il primo quarto uomo non binario, il Papa nero. E allora? Lo stupore mi stupisce!

Il calcio segue il mondo. Il mondo è ipocrita e maschilista, lo è pure il mondo del calcio (oddio, spero che qualcuno non mi punisca per aver scoperchiato il vaso di Pandora). Chi dice il contrario ha torto ed è maschilista. E pure ipocrita! Ecco, ci definiamo moderni ma non lo siamo realmente. Lo dimostra la sorpresa che ha generato la notizia del primo arbitro donna (o arbitra se preferite) in Serie A. È una prima assoluta, giusto sottolinearlo, ma si sta un po' esagerando. Ferrieri Caputi è un arbitro (speriamo non decida di emulare alcuni suoi non eccelsi colleghi) e speriamo possa diventare il nuovo Collina, ne abbiamo bisogno. Ne stanno parlando tutti. Ieri - vi racconto anche se non interesserà nessuno - ero dal fisioterapista e addirittura il dottore, che non ha mai parlato di calcio con me, se ne viene fuori con: "Oh, hai visto? Vai a vedere una donna che arbitra in serie A". E sti cazzi!

Viviamo nel mondo dei tabù!  Non sono un populista, non sono un perbenista, non sono nulla di nulla ma smettiamola di stupirci se una donna, una donna cazzo, fa qualcosa di 'importante' nel mondo. Il problema è il prima, ovvero come si è arrivati a questa disparità. Noi non possiamo più fare nulla. Quel che è successo è successo, non c'eravamo. Ma possiamo cambiare il dopo, perché ci siamo anche se poi non ci saremo. Possiamo davvero provare a sgomberare la mente da pensieri idioti che fanno solo del male a noi e a chi ci circonda. Se una bella donna è arrivata a ottenere un qualsiasi risultato brillante, non è per merito dei suoi pompini. Se un bell'uomo è un alto dirigente d'azienda non lo è perché si è fatto il culo, ha studiato, è più capace di una donna. Se un uomo stupra una donna con una minigonna, no, non se l'è andata a cercare la 'femmina'...Ecco, scusate le parolacce, ma queste cose mi fanno davvero alterare! E domenica, non andiamo prevenuti al Mapei Stadium, godiamoci la gara che speriamo sia bella e divertente. Non giudichiamo l'arbitro con quell'area di superiorità tipica da maschi alfa che pensano ancora di dover spiegare il fuorigioco alle donne. Giudichiamo Ferrieri Caputi per quello che farà in campo, perché è per quello che ha fatto, calpestando con i suoi tacchetti i pregiudizi di un mondo misogino e stupidamente ipocrita, che è arrivata in Serie A, battendo qualche cialtrone maschio e maschilista, ora pure invidioso. Ecco, Ferrieri Caputi, per me sarà così: ti giudicherò, per il tuo operato in campo, come ho fatto con Orsato, Chiffi, Irrati e compagnia fischiante. Che tu sia bella o brutta, che tu sia donna o maschio, che tu sia etero o qualsiasi altra cosa, sono solo cazzi tuoi!

Articolo 31 - 2030
Sezione: Editoriali / Data: Gio 29 settembre 2022 alle 19:27
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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