Ivan Zazzaroni ha dato i voti al campionato dopo le prime 15 giornate, bocciando pesantemente il Sassuolo con un 5 in pagella. Ora c'è la sosta per il Mondiale e si tornerà in campo il 4 gennaio e nel frattempo è tempo di giudizi. Non ha convinto la squadra di Dionisi, scrive Zazzaroni sul Corriere dello Sport: "6,5 allo Spezia e 5 al Sassuolo. Non potevo aspettarmi di più dalla squadra di Gotti. Il Sassuolo è cambiato tanto e Dionisi, al quale è mancato a lungo Berardi, è alle prese con nuove difficoltà". Neroverdi bocciati insieme a Sampdoria ed Hellas Verona, ma alle due blasonate società è toccato un voto peggiore: "4 a Verona e Samp. Squadre non all’altezza, due teste sono cadute e dai sostituti nessun risultato apprezzabile. Nei prossimi due mesi le propri età dovranno riflettere - se ne avranno la possibilità, penso soprattutto alla Doria - sul futuro non solo tecnico. Diverso è il discorso della Cremonese (il voto è 4,5 ), ha una società strutturata, un’apprezzabile consapevolezza di sé e tenta qualcosa di diverso".

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Primissimo posto per la capolista: "10 (inevitabile) al Napoli che si è spinto molto più in là del previsto. Lo merita per quell’11 alla voce “vittorie consecutive” e per la qualità del gioco - strepitoso anche il percorso in Champions. Abbiamo finalmente recuperato il Maradona pieno di gente, uno spettacolo (dell’anima) senza pari. Ieri ho letto con attenzione le pagelle dedicate di Antonio Giordano e concordo su tutto. O quasi: in effetti avrei alzato i voti a Lobotka e Kim, per caratteristiche e valore relativo, gli unici realmente insostituibili sul breve, medio e lungo termine. Kvara è l’impressione di settembre e ottobre, il rendimento di Mario Rui, Anguissa, Zielinski e Di Lorenzo una delle chiavi della trasformazione della squadra. Ripeto dagli anni di Udine che Spalletti è uno degli allenatori più preparati d’Europa. A volte non capisco la sua lingua, ma è un dettaglio: resta lui al centro di questa magnifica realtà. Le soluzioni Raspadori, Elmas e Simeone, un’invidiabile esclusiva". Bene anche la Lazio di Sarri con 7,5, il Bologna di Thiago Motta e il Monza con 7, così come il Milan e il Lecce. Mezzo voto all'Inter (6,5) mentre: "6 a Roma e Juve, ma 7,5 a Mourinho (27 punti, 17 pienoni all’Olimpico e il sostegno dei tifosi) e Allegri. Hanno lavorato senza il mercato estivo, raschiando spesso il fondo del barile. Non hanno prodotto un calcio godibile, ma sono rimasti nella scia dei primi autorizzando pensieri positivi per la ripresa. La prova della Roma col Toro ha confermato quello che sapevamo: è bastato il rientro di Dybala dopo 35 giorni per dare un senso compiuto alla fase offensiva: ha fatto più lui al 30% in venti minuti che gli altri al cento (...) in 6 partite. Sempre a proposito di Mou, conservo il messaggio inviatomi sabato da un calciatore straniero ex Lazio sul caso Karsdorp: 'Se l’atteggiamento è pubblico (giocatore), pubblicamente si può difendere l’intenzione di calcio (allenatore) e la posizione e l’immagine del club'".

Voto 6,5 ad AtalantaFiorentinaSalernitana e Spezia, 6+ al Torino. Bocciati gli arbitri: "0 all’Associazione Arbitri, l’Aia. Il caso D’Onofrio comporta un mostruoso danno d’immagine per l’intera categoria: sgomenta sapere che Rosario D’Onofrio, il procuratore capo degli arbitri, cioè il magistrato dei giudici del calcio, sia un presunto trafficante di droga. E stupisce che sia stato nominato a un incarico così delicato dopo essere stato quattro mesi ai domiciliari e condannato in primo grado per un reato di questa gravità. L’Aia si difende sostenendo di essere stata ingannata, poiché all’atto della nomina D’Onofrio aveva dichiarato di non avere alcuna pendenza penale. Di più, dicono i vertici degli arbitri, non avremmo potuto sapere, non disponendo di poteri istruttori. C’è da chiedersi però se oltre ai poteri istruttori sia mancato anche il dovuto discernimento. Poiché Rambo, questo il soprannome di D’Onofrio, non è un magistrato, né un giurista, né un arbitro con un passato glorioso, ma un militare sospeso dal servizio per aver dichiarato una laurea inesistente. Se è questo il metodo per selezionare i ruoli di responsabilità c’è da mettersi le mani nei capelli".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Lun 14 novembre 2022 alle 10:26
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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