C'è una nuova speranza per il sogno Europa del Sassuolo. Il caso tamponi-Lazio potrebbe, un po' come Alessandro Borghese, confermare o ribaltare la classifica di Serie A. Scherzi a parte, stando a quanto riferito dal quotidiano Domani, la Lazio rischia, qualora dovesse essere provata la responsabilità diretta del club, una penalizzazione in classifica e delle sconfitte a tavolino. Lotito avrebbe negato qualsiasi responsabilità attraverso un ricorso alla legge sulla responsabilità amministrativa delle imprese. "La tesi è che nella complessa struttura d’impresa della Lazio, che applica il sistema di governance duale con separazione fra un Consiglio di sorveglianza e un Consiglio di Gestione, le responsabilità sono ripartite fra i settori in modo capillare".

Segui SassuoloNews.net su Facebook, TwitterInstagram e sul nuovo canale Telegram per restare sempre aggiornato sulle ultime news dal mondo del Sassuolo Calcio.

In sostanza, Lotito avrebbe detto: “in virtù delle dimensioni e complessità della società, io non posso seguire tutti i rami delle attività e funzioni aziendali. Mi sono occupato problematiche tamponi soltanto in situazioni eccezionali perché i miei organi mi hanno investito per assumere una posizione ufficiale della SS Lazio". Situazioni che sono documentate in alcune delle carte dell’inchiesta pubblicate dallo stesso Domani. Come quando vuole convincere la dottoressa Cristina Lapucci della Synlab (il Laboratorio a cui si affida l’Uefa e che effettuò gli esami che certificarono le positività al centro del caso) della non contagiosità dei giocatori. "In quest’ultimo caso con il presidente Lotito ho interloquito io - dice la teste sentita dalla Procura Figc - il punto sul quale insisteva era che, sostanzialmente, tre dei pazienti positivi erano pazienti post-quarantena, guariti o negativizzati in una posizione di infezione tardiva. Lui sosteneva che i tesserati in parola non erano infettivi ma gli ho spiegato che il laboratorio non entra nel novero dell’infettività ma in quello della positività e in via cautelativa tutti i pazienti positivi li consideriamo infettivi". I rischi per la Lazio nel processo sportivo di primo grado del 16 marzo sono alti.

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mar 02 marzo 2021 alle 12:53
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
vedi letture
Print