Pietro Iemmello, attuale centravanti del Perugia, ha parlato alla Gazzetta dello Sport e, tra le altre cose, ha detto la sua sui rimpianti più grandi della sua carriera. Uno riguarda il Sassuolo. Il calciatore ha fallito in neroverde e non si nasconde: "So che avrei potuto fare di più, in certi anni mi sono perso da solo: a Benevento si aspettavano molto, ma sono stato frenato da problemi fisici importanti, a Sassuolo mi sono svegliato tardi: c'ero poco con la testa, non era facile passare dalla Serie C alla A. Mi è servito come esperienza". Prosegue Iemmello: "A Benevento non c' è mai stato feeling, a La Spezia volevano che restassi ma non avrei avuto spazio, così ho preferito andare in A col Sassuolo".

Ha segnato 7 gol in A. Il più importante quello che ha permesso al Benevento di affossare il Milan?
"E non dimentico i due all'Inter sempre a San Siro col Sassuolo. Si vede che ho un conto in sospeso con le milanesi. Ma il più bello è stato un altro".

Quale?
"Quello di testa con il Foggia alla Fidelis Andria".
Ha detto: De Zerbi è il tecnico che mi ha fatto crescere di più.
"Confermo: un allenatore, un padre, un amico. Mi aveva voluto a tutti i costi a Foggia e mi ha permesso di fare il salto di qualità".

Oddo e lui hanno la stessa idea di calcio?
"Direi di sì: cercano un gioco propositivo e offensivo. Anche Oddo merita la A, è giovane e bravo a proporre nuove idee".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Gio 10 ottobre 2019 alle 15:30
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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