Ancora problemi tra la Lega di Serie A e Sky. Resta irrisolta la questione dei diritti tv ma nelle ultime ore è arrivata una vittoria a metà per la A. Come riporta il Corriere dello Sport, il Tribunale di Milano, infatti, ha accolto la richiesta della Lega, condannando a pagare Sky l’ultima rata per i diritti tv della stagione in corso: "Il credito risulta certo, liquido ed esigibile; rilevato in particolare che sussiste prova scritta delle obbligazioni contrattuali di pagamento assunte". Ma, come era già trapelato nei giorni scorsi, non ha concesso la provvisoria esecutività ("Non esistono i presupposti"). Significa che la pay-tv di Santa Giulia non sarà costretta a pagare subito, ma avrà 40 giorni di tempo (al netto della pausa estiva dei Tribunali…), entro i quali peraltro potrà opporsi al provvedimento. In quel caso, scatterà un altro periodo, stavolta di 90 giorni, per fissare un’udienza.

Insomma, ragionevolmente si arriverebbe a dicembre o addirittura a gennaio dell’anno prossimo. Da notare, inoltre, che la cifra da pagare, secondo quanto indicato dal Tribunale, è di 102 milioni e non di 131. E dipende dal fatto che sono stati 11 i club che hanno avanzato la richiesta di ingiunzione. Gli altri, invece, si erano già fatti anticipare il denaro dagli istituti di credito, che, però, ancora non si sono attivati legalmente. Senza la provvisoria esecutività viene inevitabilmente meno la minaccia di staccare il segnale a Sky a partire da lunedì prossimo. Sky chiede uno sconto per l'anno prossimo. Da via Rosellini, però, continuano a soffiare venti di guerra. Tanto che, al momento, con il Tribunale che ha confermato le ragioni della serie A, trapela l’intenzione di attendere il naturale iter giudiziario, anche se dovesse slittare fino al nuovo anno. A quel punto, ai 102 milioni, andrebbero aggiunti gli interessi e, probabilmente, una quota di danni: insomma, la somma finale arriverebbe potenzialmente anche a 150 milioni. Probabile, comunque, che in tempi piuttosto brevi venga convocata una nuova Assemblea, così da stabilire piani e strategie. Magari anche in vista del bando per l’assegnazione dei diritti per il triennio 2021-24: con un clima del genere potrebbe davvero accadere di tutto. 

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mer 08 luglio 2020 alle 14:38
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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