Lavori in corso al Mapei Stadium. È in corso il rifacimento del manto erboso dello stadio di Reggio Emilia con il passaggio a un nuovo manto erboso interamente naturale. Andrea Lorenzi, ai microfoni di SassuoloNews.net, ha fatto chiarezza sui lavori: "Tutto parte da una pianificazione dettata dalle necessità. Siamo sempre più convinti che le indicazioni della casa madre, quindi di dare sempre più sostenibilità al Mapei Stadium, abbiano coinvolto il campo da calcio. Questo nasce da un percorso ormai negli ultimi anni che ci ha visto precursori da tanti punti di vista sull'infrastruttura, quindi poter arrivare a questo risultato di avere un manto erboso completamente naturale, investendo su l'infrastruttura, quindi con nuove lampade a led, con la ventilazione, con centraline determinate, centraline che ci permettono di avere il monitoraggio completo della situazione".

Ancora Lorenzi: "Ad oggi possiamo permetterci di fare questo ultimo passaggio, affrontando una sfida importante per noi, che è quella di poter rifare un manto erboso completamente naturale. Questo manterrà le performance degli atleti, ma performerà da un punto di vista di sostenibilità, quindi con ridotti consumi idrici, ridotti consumi di elettricità, una accurata manutenzione dettagliata che è stata pianificata per tempo, nata da una nuova scelta di sposare questo tipo di varietà, una macroterma Norbridge, quindi una graminacea, che nasce dai viaggi che abbiamo fatto tutto intorno al mondo per verificare e per trovare quella varietà che poteva, nella specificità, sposarsi con le condizioni climatiche che ci sono a Reggio Emilia, quindi questo per noi è stato fondamentale e devo dire che ad oggi, soprattutto in questa giornata dove si vedono come essere tutte le lavorazioni e tutto quello che è in campo con attrezzature, ad oggi ci vede veramente contenti di questa scelta".

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Cambiare lo strato superiore del terreno di gioco permetterà di fare un ulteriore salto di qualità al campo?
"Assolutamente, siamo andati a lavorare, come ci eravamo già detti, tre anni fa nel rifacimento totale, quindi oltre al top soil, anche tutto il substrato, arrivando fino al nostro Mapesoil VD, che è il nostro sistema drenante verticale, quindi con i famosi 30 cm di sabbie e l'impianto nuovo di riscaldamento, quindi da lì abbiamo avuto una base solida e consolidata che ci ha permesso, prima di tutto, in questi tre anni, di avere un campo veramente performante sempre nelle prime posizioni a livello del mercato italiano e soprattutto di avere la visione di poter affrontare questo passaggio ulteriore che ci permetterà sicuramente di avere questi vantaggi, quindi siamo andati semplicemente a lavorare sulla superficie sul top soil con una rizollatura, con una nuova essenza in graminacea".

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Andrea Lorenzi
Sezione: Esclusive / Data: Mar 01 luglio 2025 alle 17:09
Autore: Antonio Parrotto
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