L'esonero di Juric è arrivato come un colpo forte per l'ambiente Atalanta. Luca Percassi, amministratore delegato del club orobico, ha fatto il punto della situazione ai microfoni de L'Eco di Bergamo: "È stata una scelta umanamente dura, una delle più difficili che io abbia mai dovuto prendere da dirigente. Parliamo di un professionista serio, che ha sempre lavorato con grande impegno. Non è mai semplice interrompere un percorso dopo pochi mesi, ma ci siamo trovati dentro una situazione di difficoltà a 360 gradi e a quel punto il nostro dovere era intervenire".

Da fuori si ha la sensazione che la società si sia "esposta" come non accade spesso. È così?
"Assolutamente sì. L'Atalanta che esonera un allenatore è un evento raro: è la seconda volta in 16 stagioni che succede. Proprio per questo è giusto ribadire che la responsabilità è interamente della società. Io, in quanto amministratore delegato, mi prendo tutte le responsabilità. Da sedici anni ogni giorno prendiamo decisioni su investimenti e strategie sportive, e questa è una delle pochissime volte in cui abbiamo ritenuto necessario cambiare la guida tecnica".

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Perché avete deciso di intervenire adesso e non a giugno, quando già allora il ballottaggio era tra Juric e Palladino?
"In Champions la squadra ha avuto un buon rendimento e, se guardiamo alle prestazioni, probabilmente ci mancano due punti con lo Slavia. Il problema è stato il campionato: nell'ultimo mese non erano i risultati in sé a preoccuparci, ma il trend delle prestazioni. Già a Cremona avevamo avuto segnali che non ci erano piaciuti, poi sono arrivate Udine e soprattutto la gara in casa contro il Sassuolo, davanti alla nostra gente. Quella non è stata un'Atalanta riconoscibile, ce ne scusiamo. È lì che si è chiuso un cerchio".

Quando avete maturato la decisione di cambiare e tornare su Palladino?
"La scintilla finale è stato il secondo tempo contro il Sassuolo. Non tanto il risultato, ma la mancata reazione della squadra. Lì ci siamo resi conto che serviva una sterzata vera. E in quel momento ci sono tornate in mente le parole di Palladino dell'estate precedente, quando ci aveva dimostrato grande convinzione sul valore della nostra rosa. Da lì è stato naturale tornare su di lui".

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Sezione: News / Data: Sab 15 novembre 2025 alle 10:22
Autore: Manuel Rizzo
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