Walid Cheddira è intervenuto ai microfoni di Radio Tv Serie A per parlare della sua esperienza con la maglia del Sassuolo. Ecco le sue parole riprese per voi da SassuoloNews.net: "L'allenamento è andato molto bene, abbiamo fatto la prima sgambata del giorno. Il periodo della sosta bisogna lavorare e faremo quello che ci proporrà il mister".

Com'è mister Grosso?
"Il mister è una persona fantastica. Si vede che ha giocato a calcio ad alti livelli, sa come comportarsi. È una persona fantastica e come allenatore sa gestire molto bene tutte le varie situazioni e siamo molto contenti di avere un mister come lui".

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State attraversando un buon momento...
"Siamo contenti, molto felici di questi risultati che fanno parte del lavoro e del sacrificio che mettiamo tutti quanti in settimana per arrivare poi alle partite. Lo facciamo tutti insieme per cercare di portare i risultati migliori".

Nazionale?
"Mi manca perché andare in nazionale lo auguro a tutti i calciatori, è un'emozione unica, una situazione fantastica. Soprattutto in questo periodo ci sto pensando perché giocheranno la Coppa d'Africa tra più di un mese e la giocheranno in Marocco, hanno costruito degli stadi e delle infrastrutture stupende. Gli sono vicino e spero che portino la Coppa a casa. Io avevo fatto la scelta della nazionale marocchina perché la sentivo più da dentro, sono orgoglioso di questo. Sono molto onorato di averne fatto parte come un periodo storico del Mondiale 2022 e spero di tornarci facendo bene al Sassuolo".

Che ricordi hai di quel Mondiale?
"Per me un orgoglio immenso, penso il punto più alto della nazionale marocchina perché è stata la prima squadra africana ad arrivare alle semifinali del Mondiale. Un onore immenso poter rappresentare 40milioni di persone. Sono onorato e ringrazio sempre Dio per questa possibilità. Noi eravamo super entusiasti, c'era un entusiasmo da far invidia. Eravamo una famiglia ed è quello che ci ha portato così in alto perché oltre ai livelli tecnici che erano molto alti ma ci sono i legami e lì eravamo davvero una famiglia e questo ci ha permesso di arrivare così in alto".

Come hai vissuto l'eliminazione alla Spagna e come hai vissuto da espulso poi la gara successiva con il Portogallo...
"Alla batteria dei rigori ero in campo a tifare e se passavamo i primi 5 avrei potuto tirare, ero molto dentro. Nella partita dopo con il Portogallo c'è stata la mia espulsione verso la fine, per poter aiutare la squadra, è stata una montagna russa ma ero lì dietro la panchina a incitarli".

Com'è andata quest'estate quando stavi per andare all'Udinese e poi vai al Sassuolo dove c'è Grosso...
"Siamo stati molto vicini all'Udinese ma queste sono cose che fanno parte del destino, poi non si è concretizzata e sono felice della chiamata del Sassuolo, difficilmente ti ricapita una chiamata del genere e poi avere mister Grosso è stato un colpo del destino".

Il mister vi parla mai di quelle emozioni?
"No, il mister non mette mai la sua esperienza, non mette l'io davanti, vuole farci essere protagonisti ma mette in campo la sua esperienza emotiva e questo ci sta dando una grossa mano".

Com'è stato giocare nella Liga?
"L'anno scorso è stata un'esperienza bellissima perché per la prima volta sono andato a fare un campionato così importante come quello della Liga, affrontando squadre come Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid, Villarreal, tutti stadi incredibili che ti danno un'esperienza maggiore. Per me è stata un'esperienza molto bella, mi ha formato, mi ha dato tantissima responsabilità, una voglia di mettermi a confronto con questa realtà e poi fa parte del mio bagaglio d'esperienza che ogni anno aumenta. In Spagna ci sono tantissimi ragazzi marocchini che stanno facendo bene e sono contento perché questo aiuterà ad alzare il livello della nazionale".

Com'è stata invece l'esperienza con il Napoli?
"Ho solo dei ricordi bellissimi perché ho dei legami bellissimi con i giocatori, lo staff e la società, perché quando passi molti mesi con le persone si creano legami e rapporti, sono persone fantastiche. Sono giocatori di un livello molto alto, gli auguro di fare il meglio perché se lo meritano e so come lavora il mister che riesce a trasportare la sua voglia di vincere alla squadra".

Vi siete dati un obiettivo di squadra?
"No, non ci siamo dati obiettivi specifici, ti dico la verità. Pensiamo partita dopo partita e a dare il massimo e a dare il meglio, poi quello che sarà alla fine lo vedremo".

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Sezione: News / Data: Gio 13 novembre 2025 alle 15:35
Autore: Manuel Rizzo
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