Qui nessuno vuole fare paragoni blasfemici ma uno è il Dio del calcio, l'altro è il Dio del Sassuolo. Sempre di divinità parliamo, seppur a diversi gradi parliamo. E finalmente se ne stanno rendendo conto tutti perché Domenico Berardi è di gran lunga il miglior giocatore italiano, ma è uno dei migliori esterni d'Europa da ormai diversi anni. Diciamo la verità: non lo si calcolava perché gioca in una squadra considerata 'piccola'. La consacrazione, per gli altri, è arrivata con la vittoria dell'Europeo con la Nazionale. E ora proprio l'Italia si aggrappa all'attaccante esterno del Sassuolo, classe '94, che ha raggiunto la piena maturità calcistica e non vuole smettere di crescere e di migliorare. "Gli stessi numeri di Salah e Mbappe? Loro sono campioni, io devo migliorare tanto per arrivare ai loro livelli" le sue parole. Grande umiltà (e non è un dono da sottovalutare) ma anche grande consapevolezza. Perché sì, Salah e Mbappe sono di un altro livello, ma parlano la stessa lingua di Mimmo. La lingua del campione. Un campione divenuto grande nella piccola grande Sassuolo.

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In Serie A in quel ruolo non ha eguali, è in doppia doppia già da qualche giorno e coi gol di ieri ha raggiunto quota 12 reti e 14 assist vincenti. Domenico Berardi, 17 gol lo scorso anno, è sesto nella classifica cannonieri e il primo che di ruolo non fa la prima o la seconda punta. I numeri sono quelli di un grande giocatore. Come lo è chi da qualche anno in quel ruolo ha pochissimi rivali: Mohamed Salah, domani avversario dell'Inter. In questa stagione l'egiziano ex Roma e Fiorentina è già a quota 27 gol tra Premier e Champions e 10 assist. Dietro di lui c'è un altro big della Premier: Riyad Mahrez, con 21 reti e 7 assist nel Manchester City di Guardiola. Al terzo posto calcolando i giocatori che militano nei top 5 campionati europei, c'è lui: Domenico Berardi. Davanti a gente come Raphinha, Gnabry, Ferran Torres e perfino Leo Messi.

E ora Mimmo Berardi si sta riprendendo con gli interessi quello che gli è stato tolto da anni di etichette attaccategli addosso con troppa superficialità. Ora, finalmente, non gli chiedono più dei 4 gol al Milan. Quelli sono storia. Resteranno lì per sempre. Ma ora ci sono anche 98 gol in Serie A (uno dei giocatori più prolifici dell'intera Serie A tra i giocatori in attività). Ma non solo. Anche 14 assist: grande sacrificio e dedizione, ha messo il suo talento al servizio della squadra. Crea tante occasioni e tante riesce a disfarne grazie al suo lavoro in fase di copertura che, alcune volte, lo rende inevitabilmente meno lucido ma Berardi è uomo bionico. E la sua scelta di dire no in passato alle big, non andava solo rispettata e capita, ma anche apprezzata. Mimmo ha pagato il fatto di essere se stesso. E se questo è un difetto W Mimmo!

Sezione: News / Data: Lun 07 marzo 2022 alle 15:43
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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