Daniele Adani, commentatore e opinionista, ha parlato al Corriere della Sera raccontando la sua visione del calcio. Si parte dalla sua frase diventata virale sul "pranzo al sacco", urlata per spiegare il gol vittoria di Tonali nella partita dell'Italia contro Israele: "È una delle cose più spontanee che abbia mai detto. Se poi mi chiede come mi è venuto in mente non glielo so dire, ma fa parte del gergo dei miei amici del paese, per sottolineare un errore grossolano, quello della difesa israeliana. In una partita assurda. Critiche? Al contrario: ho sentito tanta condivisione. Gli odiatori dietro alla tastiera fanno notizia, ma gli amatori sono tanti e li trovo per strada: sani e puri, dai ragazzini agli ottantenni", risponde Adani.

La conversazione si sposta poi sulla carriera di Adani in tv e il no a quella da allenatore, nonostante tante proposte: "Non mi sono mai pentito. Eppure c’è un mio amico allenatore che mi ha detto che è disposto a ridursi lo stipendio per avermi con lui. Mancanza di coraggio? Assolutamente no, poi con tutti gli insulti che prendo da commentatore, coraggio ne ho (ride ndr). La passione per la comunicazione è fortissima. Non allenerò: romperò ancora le scatole parlando".

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

I tifosi del Sassuolo rinunciano alla trasferta di Como: fondi destinati agli alluvionati

Turati, Boloca, Volpato e co: quante occasioni sprecate in Como-Sassuolo

Se si lasciano a casa 6 titolari il messaggio è uno solo. Poi si può discutere di tutto il resto

Adani, nella medesima intervista, confessa poi che l'allenatore che lo vorrebbe nel suo staff è Roberto De Zerbi, attualmente alla guida dell'Olympique Marsiglia, e dichiara infine di non essere intenzionato a riunirsi con l'ex amico Vieri. "Vieri e Adani si riuniranno come gli Oasis? Assolutamente no", la chiosa.

Sulle reali possibilità dell'Italia di Gattuso di andare ai Mondiali del 2026: "Ha lo spirito per farlo: lo vuole fortemente e io credo che andremo. Però abbiamo delle lacune e Gattuso ha già provato a far qualcosa per colmarle". Ma perché la Nazionale fa tutta questa fatica? "Tutte le Nazionali si evolvono, i metodi per formare e crescere i giocatori ci sono ovunque e la Norvegia che è la nostra avversaria diretta ne è la riprova. Nelle stanze dei bottoni ce la raccontiamo che siamo ancora i più bravi a formare, ma non è così: ci siamo fermati. La Croazia ha meno abitanti della Sicilia, il Portogallo ne ha quanti la Lombardia. Ma sono molto più credibili".

Tutti gli AGGIORNAMENTI sul Sassuolo Calcio in TEMPO REALE!
Aggiungi SassuoloNews.net tra i tuoi canali WhatsApp: clicca qui

Sezione: News / Data: Gio 25 settembre 2025 alle 18:51
Autore: Sarah G. Comotto
vedi letture
Print