Buon anno a tutti! E' arrivato il 2020 e l'anno che è appena arrivato, tra un anno passerà. Lo cantava Lucio Dalla e noi prendiamo in prestito le sue splendide parole per parlare di una squadra emiliana. Il Bologna? No, il Sassuolo. Tra un anno potremo tirare i conti, ora è tempo di buoni auspici e di promesse. Il Sassuolo ha chiuso il suo 2019 con una sconfitta, probabilmente immeritata, specie per questo fatto vedere nel primo tempo, contro il Napoli. I neroverdi però arrivavano all'appuntamento da un ottimo periodo, con 4 risultati utili consecutivi e un gioco che finalmente iniziava a convincere anche i più scettici.

La sconfitta con il Napoli non scalfisce minimamente il lavoro di mister De Zerbi e della sua truppa. Il 2019 è stato l'anno degli addii in casa neroverde, quelli dolorosi del patron Giorgio Squinzi e un mese e mezzo più tardi della moglie e vicepresidente neroverde Adriana Spazzoli. Il 2019 è stato un anno molto brutto, anche sotto il profilo dei meri numeri: i neroverdi hanno chiuso l'anno solare con soli 37 punti, al terzultimo posto di questa speciale graduatoria (peggiore annata da 7 anni a questa parte). Lecito chiedere un po' di fortuna (anche per quanto riguarda i tanti infortuni avuti nel corso di questa prima parte di campionato) in più in vista dell'anno prossimo e anche un andamento decisamente migliore.

Infine, senza fare ricorso a Babbo Natale e ai suoi pacchi dono dal calciomercato di gennaio, il Sassuolo deve chiedere di più a se stesso, puntando sulla forza e la qualità di una rosa notevolmente migliorata in estate. La zona retrocessione è a 5 punti ma il Sassuolo vuole alzare l'asticella e se vuole farlo deve innanzitutto avere più fiducia in se stesso. L'Europa era il sogno di patron Squinzi. Difficile raggiungerla in questo campionato ma chiudere alla grande questa seconda parte di stagione potrebbe essere un ottimo slancio per il prossimo anno.

Sezione: Editoriali / Data: Mer 01 gennaio 2020 alle 00:00
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
vedi letture
Print