Partiamo dall'argomento principale: il ritorno alla vittoria! Un successo voluto, cercato e costruito dal Sassuolo che ha interrotto una serie negativa di 3 sconfitte consecutive (solo nel primo anno di Di Francesco-Malesani i neroverdi avevano avuto una striscia peggiore). Come ha dichiarato mister De Zerbi, un successo per 3-0 forse sarebbe stato meno bello. Vincere in rimonta dà sempre quel qualcosa in più, il successo ha un retrogusto importante. Tante volte il Sassuolo è stato punito dagli episodi e beffato nel finale, stavolta, per la prima volta tra le mura amiche, i neroverdi hanno portato a casa dei punti partendo da situazione di svantaggio.

Ci sono volute due giocate individuali di Jeremie Boga a sbloccare l'incantesimo. Una doppia magia: prima tunnel e tiro all'incrocio, poi dribbling ubriacante e assist al bacio per Berardi. Il Sassuolo è uscito dal campo con maggiori consapevolezze e ora la classifica non sembra essere così brutta. La classifica è corta e se il Sassuolo manterrà quella ferocia e determinazione messa in atto ieri nel secondo tempo, niente è impossibile. Naturalmente, non bisogna andare troppo in là nell'esaltazione perché domenica prossima c'è uno scontro diretto con la Sampdoria molto importante e bisogna mantenere i piedi per terra.

Capitolo a parte: la 'polemica' De Zerbi-tifosi. Premessa: dopo la gara c'è spesso nervosismo ed è anche lecito. Il mister ha puntato il dito contro la tribuna dopo la vittoria e nel dopo-gara ha spiegato il perché: "Mi ha dato fastidio uscire tra i fischi tra il primo e il secondo tempo, una squadra che aveva 19 punti, tanti punti di vantaggio sulla terzultima posizione, una squadra che non meritava di perdere con Napoli e Genoa e uscire tra i fischi con tanti infortunati vuol dire che dobbiamo aiutarci da soli e vuol dire che non tutti hanno capito che questi giocatori stanno dando tutto, non mi sembra il giusto comportamento per stare vicino alla squadra". Ci si lamenta spesso dello scarso apporto del popolo neroverde e ci si lamenta spesso della scarsa pressione dei tifosi sui calciatori con Sassuolo definito ambiente tranquillo. Quando i tifosi provano a mettere pressione con dei fischi dopo 3 ko consecutivi e un primo tempo con il Toro terminato sullo 0-1, nonostante un buon approccio, con i primi 20 minuti giocati bene dal Sassuolo, ma con i granata, dopo la rete del vantaggio, vicini al gol in altre 3-4 occasioni (due Belotti, un gol annullato a Izzo e Verdi nel finale), poi ci lamentiamo? Dopo la gara contro il Napoli, poche settimane fa, era stato lo stesso De Zerbi a chiedere qualcosa in più sotto questo punto di vista: "Con la Fiorentina abbiamo meritato la sconfitta perché nel secondo tempo siamo stati paurosi e oggi dico, è un problema di tutto Sassuolo, da solo non ce la faccio, che la forma è la modalità. L'obiettivo è il risultato, non dobbiamo accontentarci della forma, ce l'avremo sempre. Se nel primo tempo devi fare 3-0 devi fare 3-0. Se fai il viaggio da casa stasera non devi essere contento ma devono girarti le palle perché abbiamo buttato 3 punti perché il primo tempo dovevi stare 3-0. Mi sembra che tutti ci accontentiamo della buona prestazione ma non è così. Questo passa da tutti, passa da me, ma anche il magazziniere, il dottore, la società e tutti. Dovremmo avere 4-5 punti in più ma se non li abbiamo è giusto così".

Ecco, alla gente sono girate le palle, per usare le parole del mister, perché il Sassuolo rischiava di perdere la quarta gara consecutiva e magari il pubblico (non tutti, sia chiaro), ha deciso di mettere pressione ai giocatori con i fischi. La stessa gente che si è poi esaltata sull'1-1 con la grande giocata di Boga e ha poi caricato i neroverdi dopo l'1-1, spingendo la squadra alla vittoria. C'era una certa elettricità nell'aria dopo l'1-1 e i neroverdi ci hanno creduto, trovando il 2-1 con Berardi. Ora però, lasciamoci alle spalle queste 'polemiche' e andiamo avanti, compatti, come sempre. Domenica c'è la Sampdoria. Un'altra gara fondamentale.

Sezione: Editoriali / Data: Dom 19 gennaio 2020 alle 17:41
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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