Sarà il Sassuolo a sassolesizzare Martin Erlic oppure il difensore riuscirà, almeno un po', a cambiare le brutte abitudini neroverde in fase difensiva? Ieri contro il Lecce abbiamo avuto un saggio delle qualità del centrale croato che aggiunge qualcosa che alla retroguardia del Sasol mancava da un po' di tempo. 'San Martino' non è solo abile in impostazione ma sa anche marcare! È un difensore grintoso come non se ne vedevano dai tempi di Merih Demiral, che infatti è durato solo 6 mesi a Sassuolo, prima di spiccare il volo per la Juventus. Il centrale croato, lo ricordiamo, fu scoperto da Francesco Palmieri ai tempi del Parma. Con il fallimento del club parmigiano e l'arrivo in neroverde del direttore, attuale responsabile del vivaio neroverde, Erlic si è trasferito a Sassuolo senza esordire in prima squadra. Palmieri andò addirittura in Croazia per conoscere il ragazzo e la famiglia. E, ancora una volta, ci aveva visto giusto. Dopo le varie esperienze in prestito al Sudtirol e allo Spezia, dopo alcuni brutti infortunio, Martino è tornato al Sassuolo e ieri ha giocato per la prima volta in maglia neroverde (in prima squadra). Un'ottima prestazione quella del difensore croato classe '98 che sarà il titolare della difesa insieme a Ferrari. Ecco, i difensori del Sassuolo in questi anni hanno spesso e volentieri sofferto di amnesie. Kaan Ayhan è l'ultimo esempio con gli errori con Modena e Juve. Lo stesso Gian Marco stava per combinare la frittata contro il Lecce ma Erlic ci ha messo una pezza. Ecco, Martin: non sassolesizzarti!

La copertina però è tutta di Domenico Berardi. Un gol meraviglia, un prodigio che ha fatto il giro del mondo. C'è chi lo ha paragonato al gol di Zidane in finale di Champions League contro il Leverkusen (con tutto il bene che si può volere a Mimmo, un paragone azzardato). Un gol comunque difficilissimo che mette insieme balistica, capacità tecniche, coordinazione, potenza, precisione e chi più ne ha più ne metta. Un gol non semplice che non cancella le battutacce sui social e il riferimento al gol sbagliato da Mimmo contro la Macedonia con la maglia della Nazionale ma la mamma dei deficienti è sempre incinta, purtroppo. Berardi ha messo la firma, ancora una volta, chiudendo una grande settimana, iniziata con il rinnovo fino al 2027 e 'certificata' da un capolavoro assoluto, il gol dell'1-0 con il Lecce.

Il Sassuolo visto contro i giallorossi non ha convinto al 100%. Siamo ancora agli inizi, siamo in fase di rodaggio e la squadra non è ancora al completo. Mancano 3/4 dell'attacco atomico dello scorso anno (Scamacca e Raspadori ceduti, a proposito, buona vita Jack! e l'infortunato Traore che rientrerà probabilmente a novembre). È rimasto il solo Berardi e il Sassuolo si aggrappa nuovamente a lui. Al Giocatore, per dirla alla Dionisi. Ecco, la squadra, Berardi a parte, non dà ancora quella convinzione di poter recitare un ruolo importante in questo campionato. Ripeto, siamo ancora all'inizio, sono passate due partite e queste non sono sentenze ma giudizi parziali. Il Sassuolo ci ha fatto vedere qualcosa di atipico contro il Lecce, ovvero la gestione del risultato, una cosa alla quale non eravamo abituati. Dopo il vantaggio c'è stata la grande occasione di Henrique, poi alcuni tiri da fuori di Berardi e tanta gestione, con la formazione neroverde che è stata brava a non cadere nel tranello leccese, ovvero non l'ha messa sul piano dell'agonismo, dove probabilmente avrebbe perso, ma ha fatto prevalere le sue qualità tecniche, portando a casa 3 punti importantissimi. Poi alla fine contano quelli, come si diceva su queste pagine dopo la Juve. La sensazione però è che il Sassuolo si aggrappi troppo al suo fenomeno, Domenico Berardi. C'è bisogno anche degli altri. E quando Mimmo non è in giornata, come con la Juve, sono cavoli amari. Ma, c'è tempo per affinare l'intesa con Pinamonti, c'è tempo per gli ingranaggi della nuova mediana a 3, c'è tempo per chiudere al meglio la difesa.

Postilla finale su Emil Ceide. L'anno scorso, da gennaio a maggio, solo 60 minuti complessivi. Quest'anno, 10 minuti nel finale con la Juve, sul 3-0 per i bianconeri. Ieri con il Lecce, forse, l'occasione giusta per vedere all'opera questo calciatore classe 2001 reduce da un buon precampionato. Bisogna essere sinceri, come sempre: questa gestione non convince. Perché schierare ancora Kyriakopoulos, fuori ruolo? Un messaggio alla società per farsi prendere un altro esterno d'attacco? Possibile che questo ragazzo non meriti nemmeno una mezz'ora nel finale contro il Lecce, sul risultato di 1-0 per i neroverdi? Nel precampionato si è mosso bene. Ceide ha sicuramente tanto margine per crescere, non è un giocatore ancora completo. ma migliorerà non giocando?

Sezione: Editoriali / Data: Dom 21 agosto 2022 alle 15:34
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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