Giovani talenti crescono. E non sfuggono al sempre attento occhio del responsabile del settore giovanile del Sassuolo, Francesco Palmieri, che a gennaio ha messo a segno un vero e proprio colpo di mercato per il settore giovanile neroverde (l'ennesimo della sua gestione), strappando alla SPAL un giovane talento come Luca D'Andrea. Esterno offensivo classe 2004, di piede mancino, si era messo in mostra con la maglia degli estensi, dove ha giocato per tre anni. A gennaio è arrivato l'addio e l'accordo con il Sassuolo, che gli ha fatto immediatamente firmare un contratto da professionista. Un salto importante anche per lui ma l'esterno non ha tradito le attese.

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Sn dai tempi in cui ha militato nell’Under 15 spallina (stagione 2018-19 con mister Rivalta in panchina), Luca ha dimostrato il suo valore in campo a suon di gol e assist. Importante fu la rete segnata contro la Juventus, tra l’altro a Vinovo (To) nel match valido per i playoff scudetto e vinto dalla Spal per 1-2. Tanti gol anche l'anno seguente con la maglia dell'Under 16 e tante le richieste di mercato rifiutate dalla SPAL. D'Andrea nel 2020/2021 ha contribuito in maniera importante al raggiungimento di una storica semifinale scudetto nel Campionato Under 17 A-B segnando in semifinale contro la Roma, una delle gare più importanti giocate dal baby talento a livello giovanile.

Poi diverse chiamate anche nell'Italia Under 18 fino alla chiamata invernale del Sassuolo che ha battuto la concorrenza del Genoa e di altri club per portare in neroverde Luca D'Andrea. È un mancino che ama partire da destra. Professione dribbling e talento naturale da vendere, D'Andrea è un giocatore di classe, che ha già sfornato diversi assist e ha impiegato poco meno di qualche settimana per prendersi la maglia da titolare nell'attacco del Sassuolo Primavera di mister Emiliano Bigica. Non deve cullarsi, deve diventare più concreto ma il genio è nel suo mancino e bisogna continuare ad alimentarlo. E ora il Sassuolo si gode il suo nuovo talento. I paragoni illustri già non mancano. Le speranze sono tante. Ma ovviamente Luca ha ancora tanto da lavorare e deve continuare a crescere in santa pace. Sassuolo è l'ambiente giusto per farlo. Lo dimostrano i vari Domenico Berardi e Giacomo Raspadori che sono cresciuti nel vivaio neroverde e ora sono in pianta stabile in prima squadra ma la lista dei campioncini è lunga.

Sezione: News / Data: Sab 17 settembre 2022 alle 20:00
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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