Caterina Venturelli, uno dei giovani talenti del Sassuolo Femminile, si è raccontata nell'ultima puntata su Nero&Verde su TRC. Ecco le sue parole riprese per voi da SassuoloNews.net: "Due anni positivi in Primavera per me e per la squadra, l'anno scorso sono stata anche capitano e siamo arrivate nelle final four. Questo è un cambiamento non scontato a 16 anni, passare in prima squadra con delle professioniste passando a confrontarsi a delle ragazze della propria età a delle ragazze che fino a poco tempo fa guardavo da fuori. Gioco in questa squadra con delle ragazze che sono sempre state un punto di riferimento come Clelland o Sabatino o nel mio ruolo come Brustia e Philtjens, ho tanto da imparare da loro e devo fare tesoro dei loro insegnamenti".

Sul Mondiale: "Partecipare a un Mondiale a 17 anni non è una cosa di tutti i giorni, indossare la maglia della nazionale è sempre un orgoglio, per di più farlo come capitano. Abbiamo fatto un'esperienza indescrivibile, abbiamo passato il girone come prime giocando anche contro squadre forti come il Brasile. Poi agli ottavi contro la Nigeria ho lasciato il campo per una frattura al naso e non ho potuto giocare i quarti dove siamo uscite ai rigori e questo è sicuramente il mio più grande rammarico ma usciamo a testa alta"

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In nazionale anche Guerzoni e Randazzo "Siamo molto legate facendo parte dello stesso club, ci siamo trovate molto bene anche in campo".

Come vive il cambiamento dalla Primavera alla prima squadra: "Il cambiamento dalle ragazze della mia età a quelle grandi non è facile ma per me lo è stato perché mi hanno accolto molto bene. Non ho avuto difficoltà perché loro mi hanno sempre incoraggiato anche quando sbagliavo e devo ringraziarle".

Sull'esordio in prima squadra: "Non ho avuto ancora modo di farmi vedere in campo ma spero di fare bene quando arriverà quel momento".

Come riesce a far conciliare il doppio impegno scuola-calcio: "Dal momento che ho fatto la preparazione con la prima squadra ho accettato e sono state anche viste alcune cose fuori dal campo come la scuola e per far conciliare il tutto ho dovuto fare una scuola online privata e mi metto d'accordo con i professori, faccio Finanza-marketing e così riesco a conciliare allenamento e scuola".

Arriva da Pavullo: "Sicuramente è sempre un onore indossare la maglia del proprio paese. Io gioco a calcio da quando ho 5 anni grazie a mio fratello, lui fa il portiere. Io facevo ginnastica artistica e a un certo punto ho chiesto di cambiare sport a mia mamma. Lei inizialmente era perplessa, poi abbiamo provato. Ho iniziato al Serra Mazzoni, il mio paese, ho fatto l'U15 del Sassuolo e poi la Primavera, sempre da sotto età, e ora sono in prima squadra".

Sul calcio maschile: "Seguo il calcio maschile. Seguo il Sassuolo, mi viene in mente Berardi perché è sempre stato un punto di riferimento, è un veterano, lo seguo molto e mi piace come gioca".

Su Clelland: "Per me Lana è come una mamma, per me è da seguire, prendere spunto da lei. È un leader, è un punto di riferimento per tutte".

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Sezione: Sassuolo Femminile / Data: Gio 20 novembre 2025 alle 18:59
Autore: Sarah G. Comotto
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