Benedetta Orsi, calciatrice del Sassuolo Femminile, è stata intervistata da Tuttosport. La giocatrice neroverde ha ritrovato la Nazionale a un anno esatto dal suo esordio azzurro, in quella Algarve Cup di cui era stata vera rivelazione, e ora non vuole smettere di sognare: "È stata una convocazione inaspettata, perché sono rientrata dall’infortunio da circa tre mesi. In azzurro ho ritrovato lo stesso gruppo voglioso di lavorare che, proprio come un anno fa, mi ha accolta benissimo. Anzi, questa volta forse l’abbraccio l’ho sentito anche più stretto".

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Non solo convocata, ma anche sempre in campo in queste due gare. Quanta fiducia sente? 
"Mi sento soprattutto fortunata perché in così pochi giorni ho avuto due volte la possibilità di mettermi in mostra. Non è scontato quando si è sani, figuriamoci al rientro da un infortunio".
 
Domani contro la Corea del Sud serve chiudere con una vittoria, soprattutto a livello morale. 
"Sarà un’altra partita complicata, come tutte quelle a livello internazionale. Ma credo che con l’atteggiamento dell’ultima prova possiamo puntare alla vittoria. I tre punti sarebbero la ciliegina sulla torta perché potrebbero aiutarci a sbloccarci a livello mentale". 
 
L’abbiamo vista impiegata due volte da esterno, ma gioca anche come difensore centrale: quale ruolo è più adatto a lei? 
"Quello in cui mi sento più sicura è il difensore centrale. In realtà, ricoprire lo stesso ruolo nel club e nella Nazionale è completamente diverso, qui i ritmi sono molto più sostenuti".
 
Nel marzo 2022 la rottura del crociato l’ha costretta lontana dai campi per molto tempo: qual è stato l’aspetto più difficile di quei mesi? 
"Sentirsi impotente quando la squadra non riusciva a fare risultato. Per il resto non l’ho vissuta come un dramma: questo è un infortunio frequente nel nostro modo e se ti succede puoi solo imparare. Lavorare a lungo da sola mi ha insegnato a vedere il calcio in un modo nuovo". 
 
Con il Sassuolo la stagione fino a ora è stata più complicata del previsto: l’obiettivo adesso è “vincere” la poule salvezza?  
"Difficile da credere quello che è accaduto fino a ora, se ripenso al campionato scorso. Ma adesso abbiamo preso consapevolezza e sappiamo che la salvezza è un obiettivo alla nostra portata". 
 
E a livello personale l’obiettivo è la convocazione al Mondiale?  
"Non è un pensiero costante, non voglio che lo diventi. Certo che ogni tanto ci penso, ma proprio l’infortunio mi ha insegnato che un giorno sei alle stelle e il giorno dopo hai il ginocchio rotto. Quindi preferisco viverla così".

Sezione: Sassuolo Femminile / Data: Mar 21 febbraio 2023 alle 16:13
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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