Domenica alle 15:00 si gioca Sassuolo-Lazio, gara importantissima per entrambe, essendoci da una parte chi vuole dare continuità al risultato di Bologna, e dall'altra chi non ha alcuna intenzione di scendere dal treno che porta dritto in Champions League. Come spesso capita in match così carichi di importanza, a dare ulteriore sapore alla contesa c’è una più che interessante sfida nella sfida, tra due giocatori tanto diversi, quanto invece, per certi aspetti, simili. Il primo è Francesco Acerbi, difensore che arriverà al Mapei Stadium da avversario, ma con tanti anni in neroverde alle spalle. Nella sua carriera è stato in grado di sconfiggere per ben due volte una malattia terribile, diventando col tempo una pedina fondamentale nello scacchiere di Di Francesco.

Con il Sassuolo ha infatti festeggiato le 100 partite consecutive giocate, dando via ad una striscia di presenze che si è conclusa a quota 149 nel 2019, quando già nella Lazio dovette saltare una gara per squalifica. Ace è sicuramente in un gran momento di forma, con la squadra di Simone Inzaghi sta rendendo bene e a coronare il tutto è arrivata anche la chiamata di Roberto Mancini, ma diversamente non si può parlare di Francesco Caputo​​​​​​, secondo protagonista si questa affascinante sfida. Ciccio infatti viene dalla gran rete segnata contro il Bologna, decisiva per i suoi compagni e per sé, che da un po’ di tempo faticava a trovare la via del gol.

Come per il suo avversario laziale, anche il bomber neroverde è uno che tende a stare poco seduto in panchina, infatti dal 2017, prima del mancato ingresso in campo contro l’Atalanta, aveva fatto registrare solamente 3 assenze su 91 presenze disponibili. Entrambi hanno conquistato la Serie A a fatica, Caputo partendo dalla prima categoria e Acerbi fronteggiando la malattia, la loro voglia di giocare partite come queste si farà sicuramente sentire. Stando a quanto si sa ad oggi, entrambi dovrebbero essere schierati dal 1’ rispettivamente da De Zerbi e Inzaghi, perché come disse una volta scherzosamente il centrale della nazionale, se non ci sono io non si gioca. In campi saranno spesso faccia a faccia, in un duello che odora di calcio vero. 

Sezione: Non solo Sasol / Data: Gio 21 novembre 2019 alle 17:22
Autore: Giovanni Fiori
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