Secondo estratto dell'intervista di Andrea Pinamonti a Cronache. Il centravanti del Sassuolo ha parlato delle frasi motivazionali e non solo: "Adesso mi sono, tra virgolette, fermato con i tatuaggi, ne ho fatto uno abbastanza grosso da poco, quindi per un po' sono a posto. No, mi piace quando magari guardo un film e mi colpisce una frase, una serie TV, un libro, un articolo, un qualcosa, mi piace segnarmi queste frasi. Ogni tanto ci sono momenti, come tutti, ma magari momenti un po' più giù, un po' più su e ci sono delle frasi che mi stimolano, mi danno un po' più di energia".

Ancora il Pina: "La maggior parte su film motivazionali, di sport, c'è Southpaw, un film di un pugile, che non c'entra niente col calcio, però penso che è uno dei film più motivazionali che ci sono, perché ti fa capire che anche quando c'hai momenti veramente, veramente tosti, dentro di te c'è comunque un qualcosa in più da poterti dare fuori per uscire da questi momenti. Quindi questo penso che sia uno dei segnali più forti che ci sono".

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Pinamonti ha poi parlato della prima annata e di cosa non ha funzionato: "Quando sono arrivato c'erano aspettative alte, sia da parte della gente, dei tifosi, della società, ma anche da parte mia, perché venivo dall'anno ad Empoli dove avevo fatto 13 gol e quindi mi sentivo di poter almeno ripetere una stagione così. Dopo, per alcune cose, le cose non sono andate come ci aspettavamo, anche perché è una cosa che, vivendola, l'ho capita negli anni, che comunque non è scontato che quando fai una nata fatta bene poi ora dopo ti ripeti anche perché specialmente quando cambi, perché quello che tra virgolette mi è sempre mancato, è avere un progetto dove son potuto stare per più di un anno alla fine perché ho sempre girato e quindi quando cambi così tanto sai devi comunque adattarti ai compagni nuovi, al mister nuovo, alle richieste nuove e non è sempre facile".

Meglio nel secondo anno ma la squadra andò in B: "Quell'anno lì è quello che mi è mi è mancato, nel senso che sono arrivato qui con un modulo diverso, compagni nuovi, mister nuovo, che mi chiedeva delle cose a cui non ero abituato e le cose non sono andate come ci aspettavamo e di questo ne ero molto dispiaciuto. Non è stato un anno facile quello. L'anno dopo mi ero prefissato di fare molto di più perché ci tenevo, però c'è stata una cosa inversa, nel senso che io ero riuscito a fare meglio a livello realizzativo, che avevo fatto 11 gol mi sembra, però c'è stata la retrocessione".

Chiosa sull'inizio di questa annata: "Adesso però diciamo che quest'anno è iniziata molto bene, c'è tanto entusiasmo da parte mia, dei compagni, del mistere e speriamo di continuare su questa striscia".

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Sezione: News / Data: Ven 21 novembre 2025 alle 09:17
Autore: Manuel Rizzo
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