Il Sassuolo ha sempre puntato sul calcio spettacolare e offensivo. Il marchio di fabbrica voluto dal patron Squinzi è ancora ben evidente nella formazione neroverde. Nel corso degli anni il Sasol ha investito in maniera importante sugli attaccanti, giocando al 'risparmio' sulla difesa. Quest'anno invece stiamo assistendo a qualcosa di incredibile e straordinario, forse di unico: la rivoluzione estiva del calciomercato Sassuolo sta riguardando da vicino tutti i reparti, difesa compresa. È stato acquistato un portiere (negli anni di Serie A i neroverdi hanno sempre puntato sugli affidabili Consigli e Pegolo), sono arrivati due terzini (Vina in prestito con riscatto e il giovane Missori a titolo definitivo) ed è arrivato anche un difensore centrale (Viti, in prestito con riscatto).

Ma non è finita qui perché le partenze di Muldur e Rogerio, alle quali si aggiungerà anche quella di Gian Marco Ferrari, obbligano i neroverdi a lavorare in questa seconda fase soprattutto sulla difesa. Da Holm a Doig, da Gendrey a Pedersen, da Zortea a Corrado, sono tanti i profili valutati e sondati dalla società neroverde che ha in pugno il talentuoso Luca Lipani del Genoa (centrocampista) e farà di tutto per consegnare a mister Dionisi un altro paio di rinforzi nel giro di pochi giorni. Necessario l'arrivo di un terzino sinistro perché Vina non è ancora in condizione, ma poi verrà valutato anche Missori (che potrebbe anche andare in prestito, è un'ipotesi). Come già svelato da SassuoloNews, la prossima settimana ci sarà un summit di mercato tra la dirigenza e l'allenatore per fare il punto della situazione. Il tecnico dirà la sua sui giovani presenti in rosa (Flamingo, Paz, Miranda, lo stesso Missori, Ceide, Antiste, tutti potrebbero andare via in prestito) ed esprimerà anche la sua opinione sui rinforzi ancora mancanti.

Chiosa finale su Domenico Berardi. Hanno destato perplessità le sue dichiarazioni durante la festa di presentazione della squadra. Perché? C'era il bisogno? Era il momento? Si poteva evitare? Mimmo non è nuovo a questo tipo di esternazioni, lo aveva fatto anche l'anno scorso durante il Magnanelli Day. È chiara ed evidente la sua ambizione (chi non lo è nella vita?), è chiaro ed evidente il desiderio dei tifosi del Sassuolo di vederlo sempre e per sempre con il nero e verde cucito addosso. Chi ha ragione? Forse entrambi, forse nessuno. Di sicuro, Mimmo, che ha firmato un rinnovo da 3 milioni a stagione per 5 anni solo un anno fa, non è un prigioniero del Sassuolo, come lo ha definito qualcuno. Ricordiamo che avrebbe avuto l'opportunità di andare via diversi anni fa, più e più volte, e ha scelto lui, di sua sponte, di non cambiare maglia. Poi, con il passare delle stagioni, la situazione si è totalmente ribaltata: è lui a voler partire ma le big sembrano avere sempre altri progetti. È un po' come quando andate dietro a una ragazza e lei non vi prende minimamente in considerazione. Poi, quando smettete di darle attenzioni è lei che torna alla carica, ma in quel momento siete voi a darle il due di picche. Ecco, un po' quello che è successo a Berardi sin qui. Carnevali e Dionisi hanno catalogato l'uscita di Mimmo come una battuta. Diciamo che è stato un autogol.

Sezione: Editoriali / Data: Sab 05 agosto 2023 alle 14:00
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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