Rogerio, terzino sinistro che ha salutato il Sassuolo in estate accettando la proposta del Wolfsburg, ha parlato a Tuttosport, raccontando le sue sensazioni sulla sua nuova avventura e parlando anche dell'addio ai neroverdi: "Sono arrivato giovanissimo in Italia. Ricordo bene i primi mesi alla Juventus, quando ho vissuto con tanti campioni. In Italia ho passato tanti momenti bellissimi. L’accoglienza quando arrivai fu incredibile: questo è un paese che mi ha insegnato tanto, a livello calcistico e umano. Mi ci sono anche sposato. Ora la famiglia vive con me in Germania, ma tanti amici vengono dall’Italia a trovarmi".

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Come mai ha preso la decisione di lasciare l’Italia in estate? 
"In Serie A ho imparato tanto, ma avevo bisogno di un’altra sfida. Il Wolfsburg e la Bundesliga è un grande passo in avanti per la mia carriera: qui posso fare ulteriore esperienza e diventare ancora più completo come giocatore. Rispetto all’Italia c’è un calcio più verticale: si corre di più ed è meglio per le mie caratteristiche”. 

La scorsa stagione ha giocato praticamente sempre con grande costanza di rendimento: si è sentito un po’ sottovalutato dai top club di Serie A? 
"Non so sia il termine corretto, credo semplicemente che fosse il momento di vivere un’altra sfida. Non ho mai avuto paura dei cambiamenti: sono andato via di casa prestissimo. Ho avuto tante richieste in estate, ma sono felice di essere qui".
 
Al netto dell’infortunio al soleo che lo sta tenendo fermo in questo mese, come sono state queste prime settimane tedesche? 
"Mi sento come se fossi parte della squadra già da tempo. La città mi piace, c’è tanto verde, tanti parchi, mi ricorda il mio paese in Brasile. È una delle città con più italiani in Germania: tra ristoranti e persone, mi sento a casa". 

A proposito di (ex) compagni: si aspettava che Berardi rimanesse un altro anno al Sassuolo, con l’occasione Juventus sullo sfondo? 
"Il suo talento non si discute. Se facesse i numeri che fa a Sassuolo in un top club avrebbero un altro peso, ma bisogna solo rispettare la sua scelta di restare. Dimostra ogni weekend il livello a cui è: può fare la differenza in ogni squadra".

Sulla Nazionale.
"In verdeoro ho fatto la trafila dall’Under-17 alla Under-23 Olimpica, ho saltato Tokyo 2020 per infortunio, ho visto i miei compagni trionfare. Il mio grande sogno però è quello di giocare il Mondiale del 2026: sto lavorando al massimo del mio livello e penso di poterlo raggiungere. Sia nell’Italia che nel Brasile c’è tanta qualità, io però non voglio chiudermi nessuna porta: prendere la cittadinanza per il mio futuro calcistico è importante, mi aprirà tanti scenari possibili".

Sezione: News / Data: Gio 19 ottobre 2023 alle 15:12
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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