Tanti auguri Mimmo, 100 di questi giorni! E 100 di questi campionati, ancora una volta con la maglia del Sassuolo e con la fascia da capitano al braccio! La prima volta che ha indossato la maglia del Sassuolo aveva 16 anni. Da allora non se l'è più tolta, Domenico Berardi, nato a Cariati (Cosenza), cosentino di Bocchigliero, il 1° agosto 1994, capitano neroverde, primatista assoluto di presenze (399), gol (148) e fedeltà compie oggi 31 anni. E il Sassuolo celebra la sua bandiera nel giorno a lui dedicato. Il giorno che tutti i tifosi neroverdi dovrebbero festeggiare in una delle date cerchiate in rosso (o i neroverde se preferite) nel calendario sassolese.

"Ho sempre detto che Sassuolo per me è famiglia, è casa e qui mi trovo molto bene. Essere la bandiera di Sassuolo mi rende orgoglioso, perché non ce ne sono più di bandiere". Parole scolpite. Parole da tutarsi sulla pelle. Parole che Mimmo sente dentro e che ha esternato senza nascondersi. Dopo i mal di pancia. Berardi ha rifiutato, più volte, tutte le offerte che sono capitate. Dalla Juventus all'Inter, passando per il Milan. Fino all'Europeo del 2021 la sua dimensione - quella che voleva mantenere - era il Sassuolo. Poi però vince il torneo itinerante e vuole assolutamente andare via, nonostante avesse firmato un contrattone lungo, ma anche pesante economicamente da quasi 3 milioni di euro a stagione.

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Dall'infortunio alla gloria. Mimmo si è fatto male a Verona a marzo e quel giorno in molti hanno alzato gli occhi al cielo, imprecando, prendendosela con la sfortuna. Sono in molti infatti a credere che nella fatal Verona sia cambiato anche il destino del Sassuolo. Era la prima di Davide Ballardini. Una gara 'tranquilla', destinata forse a terminare sullo 0-0 ma dopo l'infortunio al tendine d'Achille di Mimmo - che era rientrato proprio da poco dopo un altro infortunio - Matheus Henrique ha perso una brutta palla a centrocampo lanciando in porta Karol Swiderski che poi la porta in Serie A non riuscirà a centrarla più. Poi il lavoro, la fatica, l'addio ai sogni di gloria per l'ultimo treno (?) perso per andare in una big ad ascoltare la musichetta della Champions League. Il ritorno in campo a ottobre con il Cittadella, nella goleada maxima del Sassuolo (vittoria per 6-1), sfornando anche un assist.

Con il Catanzaro quella coppa alzata al cielo perché "Avevo un conto in sospeso, ho lavorato duro per riportare il club dove merita e ora ci godiamo la festa. L’infortunio è stato pesante, ho lavorato duro per fare questo mestiere che amo da quando sono bambino e sono rientrato con la voglia di riportare il club dove merita". 

Il Sassuolo è pronto a ripartire dalla Serie A, dopo un anno di purgatorio in B, con sempre la stessa certezza: Domenico Berardi. Il capitano neroverde è ormai da anni diventato una vera e propria bandiera del club emiliano e neanche la retrocessione ha interrotto la storia d'amore tra il calciatore e il numero 10. Adesso per lo stesso Berardi si aprirà un nuovo capitolo della sua vita, sperando di poter fare la differenza come tante volte ha fatto nella sua storia al Sassuolo.

Il club emiliano mise piede in Serie A per la prima volta, soltanto dodici anni fa. Ci è rimasto per undici stagioni consecutive, illuminate dal sesto posto del 2016, grazie al quale per la prima volta si qualificò all'Europa League. Nonostante le periodiche lusinghe di Juve, Inter, Milan, per citare le maggiori pretendenti al suo cartellino, Berardi è rimasto neroverde.

Le 399 partite ufficiali in maglia neroverde, seconda cifra assoluta dietro a Francesco Magnanelli, raccontano meglio di qualsiasi slogan il legame fra il numero 10 e il club Ora si punta al rinnovo. Sul lato personale il rinnovo a vita si intreccia con un obiettivo che Berardi non ha mai nascosto: riconquistare la Nazionale. L'infortunio di marzo 2024 lo ha escluso dal giro delle convocazioni, ma il nuovo ciclo di Rino Gattuso guarda con attenzione ai giocatori in grado di garantire subito esperienza e fantasia sugli esterni. Con un'annata da titolare fisso, il numero 10 sa di poter rientrare nella rosa che preparerà il Mondiale 2026.

"Toglietemi tutto ma non il mio Mimmo" si potrebbe dire parafrasando una nota pubblicità degli orologi. E Mimmo ha scandito il suo tempo con il neroverde cucito sulla pelle. Ora con il ritorno in A, a 31 anni suonati, DB10 può guardare al futuro con occhi diversi, senza quella smania da big (che pure meriterebbe) per provare a scrivere nuove pagine con la maglia del Sassuolo. Dopo il calciomercato Sassuolo l'incontro con la società per prolungare quell'indissolubile legame che legherà a vita Mimmo al Sassuolo, il Sassuolo a Mimmo. Perché una cosa è chiara: non puoi dire Sassuolo senza dire Berardi. 

Sezione: News / Data: Ven 01 agosto 2025 alle 09:00
Autore: Antonio Parrotto
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