Beppe Iachini, ex allenatore di Sassuolo e Fiorentina, ha analizzato i temi della sfida ai microfoni di Nero&Verde su TRC. Ecco le sue parole riprese per voi da SassuoloNews.net: "Da parte del Sassuolo, conoscendo la bravura di Carnevali, di Palmieri, sono stato lì e ho avuto modo di conoscerli e apprezzarne il lavoro, ma conoscendo anche Fabio Grosso, c'erano le premesse, come hanno conosciuto la squadra, poi dico Berardi che è un ragazzo che ho avuto, c'erano le possibilità per fare un ottimo campionato. Hanno fatto un ottimo mercato, c'è una squadra competitiva, c'erano le possibilità che il Sassuolo potesse ripartire sulle ali di una promozione straripante per poter fare un buon campionato".

Sulla partenza negativa della Fiorentina: "Non mi aspettavo questo avvio della Fiorentina che era arrivata sesta in campionato, ha speso tanto sul mercato, ma i risultati non sempre riportano i conti. Sicuramente è una sorpresa vedere la Fiorentina ultima in classifica, dispiace, ma questa è la situazione. Sarà una partita difficile per entrambe ma il Sassuolo troverà una Fiorentina animata dalla voglia di dover fare punti".

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Sulle analogie con la retrocessione della Fiorentina del 92-93: "Tante analogie no perché noi facemmo un campionato abbastanza tranquillo, eravamo secondi in classifica nel girone d'andata con Radice allenatore, poi ci fu un litigio, Radice andò via e la squadra non riuscì a essere se stessa. A fine campionato arrivammo a pari punti con due squadre, in altri campionati quel punteggio sarebbe valso la salvezza, quell'anno invece per la classifica volle dire Serie B. Non ricordo una storia simile, con la squadra seconda, con il gruppo che era con l'allenatore che viene poi esonerato, e poi secondi in classifica e retrocessi. Quest'anno la Fiorentina è partita ultima in classifica, sicuramente a sorpresa, con un allenatore bravo come Pioli e non si capisce come mai si stiano verificando certe cose. Un'analogia è quella tra Sassuolo e Fiorentina da allenatore perché io sono subentrato con tutte e due le squadre penultime in classifica e ho vissuto tutte e due le situazioni poi io e il mio staff sono riuscito a portare le squadre a metà classifica e all'inizio c'era tanto timore in tutti e due gli ambienti ma ci siamo salvati, dire salvati in realtà è poco perché siamo arrivati fino al decimo posto, valorizzando giovani".

Sul momento neroverde e l'assenza di Berardi: "L'assenza di Domenico Berardi è un'assenza importante, è un giocatore che sa trascinare i compagni ed è una perdita importante ma all'interno della rosa, anche per conoscenze, anche perché hanno vissuto una stagione importante con la retrocessione, è una squadra che ha conoscenze, è ben organizzata, andrà a giocare questa partita che per la Fiorentina è molto importante perché la classifica non aspetta, deve iniziare a fare punti, non ha ancora vinto una gara e il Sassuolo dovrà aspettarsi una squadra concentrata, arrabbiata, stimolata dai tifosi, una partita difficile da decifrare ma il Sassuolo ti può sempre impensierire, che ha nelle corde la possibilità di poter fare risultato con chiunque".

Sul pragmatismo di Iachini: "Ci sono dei momenti, io ho iniziato con il 4-3-3, poi abbiamo avuto qualche infortunio importante sugli esterni e dovendo inserire dei ragazzini giovani come Adjapong e Rogerio a quel punto ho valutato di poter cambiare modulo perché non avevano molta esperienza in A e affrontare le squadre con la difesa a 4 e quindi cambiai modulo spostando Berardi e Politano punte e fecero molti gol, ma fu una situazione legata al momento, non puoi pensare a fronzoli in quel momento ma devi pensare a portare a casa punti con spirito, organizzazione, e andammo a vincere a Milano con l'Inter, battemmo la Fiorentina, era l'unica maniera per poterne venire a capo e l'allenatore deve capire quando è il momento di fare certe cose, vanno valutati i momenti, i timori dei ragazzi perché avevano perso lo scontro diretto con il Verona, erano impauriti e bisognava dare un cambio, una sterzata, andare a lavorare per portare a casa i punti".

Sui ricordi neroverdi: "Rapporto bellissimo con tutti, con la società, con Carnevali, con Palmieri che era nel settore giovanile ma faceva vedere la sua grande capacità di poter fare il direttore, con Remo Morini, con tutti abbiamo un ottimo rapporto, con i tifosi che ricordo benissimo che mi fecero un paio di striscioni nelle ultime partite in casa. Io avevo salvato la squadra facendo il mio lavoro ma mi fecero piacere i cori, gli striscioni e porto con tanto affetto tutto l'ambiente Sassuolo, un ambiente d'oro per poter fare calcio e auguro le migliori fortune perché è una società molto seria, la famiglia Squinzi, i figli, il presidente Rossi e faccio un grande in bocca al lupo a loro".

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Sezione: News / Data: Sab 06 dicembre 2025 alle 10:28
Autore: Manuel Rizzo
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