Thomas Manfredini, doppio ex di Atalanta e Sassuolo, è stato il protagonista dell'ultima puntata di Nero&Verde. L'ex calciatore ha detto la sua sulla sfida e anche sulla sua avventura in neroverde e in nerazzurro. Primo commento sul presente: "Molto spesso non riesco a far combaciare gli impegni ma guardo anch'io il Sassuolo. Io penso che il Sassuolo stia facendo un buon campionato dopo la vittoria della B l'anno scorso. Il campionato di A che non è mai facile, vediamo anche Genoa e Fiorentina, nulla è scontato. Con il Genoa è stata una battuta d'arresto inaspettata ma bisogna ripartire da quanto fatto negli altri incontri ma per me il Sassuolo ha una rosa da salvezza tranquilla e ha anche un allenatore preparato che fa giocare bene la squadra".

Sei arrivato a Sassuolo nel primo anno di A: che ricordi hai?
"Mi ricordo l'inizio, i primi contatti con la società, una società che voleva far bene. Quando sono arrivato lì c'è stata una rivoluzione perché sono arrivati Floccari, Brighi, Cannavaro, Sansone, è stata proprio una rivoluzione ma ha fatto capire quello che voleva fare la società, con il presidente Squinzi che voleva fare le cose fatte bene. Voleva fare un passo alla volta ma in maniera decisa. Per me è stata un'annata difficile perché sono stato martoriato da infortuni, è stata un po' una delusione per la mia carriera perché nonostante la fiducia non sono stato in grado di rendere, ma il percorso fatto dal Sassuolo negli anni è stato fantastico e ha dimostrato che all'interno della società ci sono persone genuine, che sanno di calcio, che fanno star bene i giocatori e questo mi è rimasto impresso".

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

Carnevali: "Con l'Atalanta sfida difficile. Vedremo cosa riuscirà a fare il Sassuolo"

Quote retrocessione Serie A: Verona giù, Sassuolo e Cremonese in “safe zone”

Pinamonti, il centravanti più discusso. Tre gol oltre le critiche: incide per il 30% a Sassuolo

Prima dell'arrivo a Sassuolo hai affrontato i neroverdi con il Genoa. Proprio in quella gara hai accusato un problema che ti ha condizionato in seguito...
"Io giocavo nel Genoa, vincemmo 2-0 contro il Sassuolo, con una squadra alle prime armi ma aveva dei giocatori giovani forti come Zaza, Berardi, giocatori talentuosi che dovevano crescere. La settimana successiva ci fu l'approccio con il Sassuolo e la trattativa si concluse in tempi brevi. Nel corso di quelle tre partite giocate non stavo bene e non capivo il motivo, poi dopo si capì che proprio in quel Genoa-Sassuolo presi una gomitata da Berardi che mi ricordo e in quello scontro mi procurò due protusioni al collo e mi dovetti fermare 2-3 mesi facendo le cure e la riabilitazione, è stato un periodo difficile che mi ha segnato perché non sono riuscito ad aiutare i miei compagni di squadra. Quando stavo per recuperare mi sono rifatto male al polpaccio e così i miei primi 6 mesi a Sassuolo era terminata nel peggiore dei modi. È stato bello per la salvezza ottenuta ma a livello personale non mi sono sentito così soddisfatto perché purtroppo ho fatto male in una piazza dove sono arrivato da giocatore esperto e le mie prestazioni sono state scadenti, anche il susseguirsi non è stato positivo, ma il calcio purtroppo a volte è anche questo".

Ti aspettavi poi quel cammino da parte del Sassuolo?
"La qualificazione in Europa era difficile da immagine ma la società aveva dimostrato di voler fare bene, con gli acquisti a gennaio voleva mettere un'impronta per il futuro. Ci sono stati degli acquisti importanti, il recupero di Acerbi. Una società che era alle prime armi ma che voleva far bene sin da subito perché ci sono delle persone preparate che amano Sassuolo nonostante non sia una piazza così grande ma quello che si vive a Sassuolo è un qualcosa di unico, è una famiglia vera e propria, queste cose nel calcio ormai non esistono quasi più e questo rende unico quella piazza".

Come vedi il Sassuolo quest'anno?
"Il campionato di A è difficilissimo. Il Sassuolo ha cambiato tanto, anche un po' di adattamento, di situazioni all'interno del gruppo che si devono creare, perché per l'unione forse ci vuole ancora qualcosina, è normale che non bisogna avere dei cali di tensione come con il Genoa perché poi gli scontri diretti valgono doppio e si è persa un'occasione. Io sono convinto che una società come il Sassuolo abbia idee chiare e progetti, sono fiducioso di vedere il Sassuolo fare grandi cose anche nei prossimi anni. Non ha paura di fare acquisti, hanno le intuizioni giuste sui giovani. Un percorso graduale che se quest'anno va a buon fine e lo spero vivamente, il prossimo futuro va programmato bene, con l'aiuto di uno staff, il lavoro del mister fa parte di questo progetto e questa continuità, per poter tornare a fare qualcosa di speciale come ai tempi di Di Francesco".

Cos'ha di speciale l'ambiente dell'Atalanta? Come vedi la Dea quest'anno?
"Ai miei tempi era un po' un'Atalanta dove si puntava alla salvezza, a far crescere i giovani del settore giovanile, era una mentalità diversa costruita a lungo termine, si valorizzavano i giocatori e poi quelli che avevano più mercato venivano venduti e l'anno successivo si ripartiva da altri giovani. Da quanto c'è stato il percorso dei Percassi e l'arrivo di Gasperini ha cambiato totalmente lo scenario. Ora l'Atalanta è una squadra affermata in Europa, si è stabilizzata nelle prime posizioni in classifica. Adesso cambiando un allenatore dopo così tanto tempo forse qualche problemino lo sta avendo, la vittoria di Marsiglia può dare morale, ma vengono dalla prima sconfitta in campionato e non sarà una partita così semplice perché sia il Sassuolo che l'Atalanta devono 'dimostrare' che la sconfitta precedente è stata casuale e riprendere il cammino non è facile. Prevedo un match particolare, con molta tensione, molti scontri, ma l'Atalanta a livello di squadra può essere superiore al Sassuolo ma è anche vero che il Sassuolo ha un'energia da neopromossa che può dare quel qualcosa in più".

Tutti gli AGGIORNAMENTI sul Sassuolo Calcio in TEMPO REALE!
Aggiungi SassuoloNews.net tra i tuoi canali WhatsApp: clicca qui

Sezione: News / Data: Sab 08 novembre 2025 alle 09:05
Autore: Manuel Rizzo
vedi letture
Print