E' stato il miglior calciatore sassolese di sempre e Inter-Sassuolo può essere considerata, in un certo senso, anche la sua partita. Scomparso a 65 anni nel 2011, Giorgio Mariani da Sassuolo, considerato il 'George Best italiano', è stato l'unico sassolese a vestire la maglia dell'Inter e ha vinto anche uno Scudetto negli anni '60 con la maglia della Fiorentina. La secondogenita Simonetta, ha dato alle stampe il libro: “Era mio padre. L’ultimo angelo maledetto del calcio” (Incontri editrice, pag. 253, euro 15). Nel libro gli avvenimenti legati alla vita personale di Mariani si intrecciano ai momenti più importanti della sua carriera e contribuiscono a mettere in luce la singolarità del suo carattere, del suo talento, dell’amore per la sua famiglia e per la sua città. Sorretto dall’affetto della moglie Lucilla e della straordinaria saggezza del suocero (“Carnera” nel libro).

"Come facesse a scattare, fumando cinque pacchetti di Muratti al giorno, nessuno l'ha mai capito. Ma correva come un demonio. Mariani era un uomo generoso. Non era privo di difetti, anzi: ma le sue fragilità me lo rendevano più caro…Lui era consapevole di mischiare limiti e virtù: era spontaneo nelle gioie e nei dolori, che pure hanno visitato la sua esistenza. Si poteva raccontare la storia vera di Giorgio senza finzioni e senza ipocrisie. Poteva riuscirci solo chi di lui conosceva tutto", ha scritto di lui il giornalista Leo Turrini, sintetizzando alla perfezione i pregi e i limiti del sassolese. Giorgio Mariani è passato alla storia per esser stato un genio tanto ribelle quanto discontinuo. Un tipo verace, che non amava i giri di parole. Aveva giocato anche per il Mago, Helenio Herrera, grazie alle sue qualità.

"Cazzotti, supercar, amici e nemici in spogliatoio, cross per sbaglio: l’unico sassolese ad aver giocato in maglia nerazzurra è uno dei grandi talenti ribelli del nostro calcio. Poche tracce, tanti graffi. Giorgio Mariani da Sassuolo, provincia di Belfast. Lo chiamavano il George Best italiano. Uno degli ultimi irregolari, nel tempo in cui i fuori-catalogo avevano diritto di cittadinanza nel nostro calcio. Amabile faccia da sberle alla Tomas Milian, capello lungo, calzettoni abbassati alla cacaiola, il dribbling sempre in canna": così lo descrive La Gazzetta dello Sport sul sito web. Un sassolese che ha fatto storia. E che ha indossato la maglia del Sassuolo nel settore giovanile e poi a fine carriera nei dilettanti. Ma non solo. E' stato anche dirigente prima dell'inizio a Sassuolo dell'era Squinzi-Mapei. Ecco perché Inter-Sassuolo è anche la partita di Giorgio Mariani.

Sezione: News / Data: Mer 07 aprile 2021 alle 11:24
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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