La mossa a sorpresa contro il Torino di Alessio Dionisi ha un solo nome e cognome: Luca D'Andrea. Esterno classe 2004, già ammirato in Primavera, si è conquistato la fiducia a suon di giocate, prima nel ritiro di Vipiteno e poi durante gli allenamenti con la prima squadra del Sassuolo. Il tecnico neroverde ha visto questo giovane esterno in palla e, vista l'assenza di Domenico Berardi, ha deciso di puntare su di lui. Più volte abbiamo paragonato D'Andrea proprio a Mimmo. Il ruolo è lo stesso. Alcune movenze sono simili. Poi basta, non vogliamo andare oltre per non aggiungere ulteriori pressioni su questo giovane talentino che ha stupito tutti e si è giocato ottimamente le sue carte.

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L'arrivo a Sassuolo l'anno scorso, a gennaio. Un colpo da 90 per il settore giovanile, quello messo a segno dal responsabile del settore giovanile Francesco Palmieri, che lo ha prelevato a sorpresa dalla SPAL. Al termine della passata stagione abbiamo intervistato il direttore, chiedendogli proprio del colpo D'Andrea. Queste le sue parole in esclusiva ai nostri microfoni: "È un giocatore nostro, è stata una scelta fatta l'anno scorso a gennaio. Lo conoscevamo e abbiamo puntato su di lui, come abbiamo preso Paz, Flamingo, Samele. È un 2004 che ha qualità e bisogna dargli il tempo di crescere, ha già iniziato a crescere. Girava voce che fosse un po' birichino? Sono le classiche voci, dipende da come li gestisci i ragazzi. È un talento, viene come me da una città del Meridione, le sue origini sono belle e importanti, con noi ha avuto un comportamento spettacolare ed esemplare, non ha sbagliato una virgola".

E nemmeno in campo ha sbagliato una virgola. Dopo il primo gol stagionale con la maglia della Primavera, ecco la prima e incredibile presenza, 'addirittura' da titolare, in Serie A. Una bellissima prestazione. Inizialmente, bisogna dirlo, Luca sembrava un po' impacciato e ansioso, ma come biasimarlo! Una volta scrollata di dosso quella naturale emozione, ha iniziato a fare quello che sa fare meglio: giocare a calcio. Dribbling, corse, due ammonizioni procurate, conclusioni nello specchio della porta: ha letteralmente fatto ammattire Buongiorno, difensore e capitano del Torino, esaltato per una settimana dai giornali dopo la sua ottima prova con l'Inter.

Ma com'è nata l'idea di D'Andrea titolare? Lo ha spiegato direttamente mister Dionisi: "Ci ho pensato molto se farlo giocare e quando farglielo capire. Oggi avevamo anche una piccola rifinitura e lì ho cercato di non far capire a nessuno e in primis a lui se avrebbe giocato, volevo che vivesse la partita come le altre per non farlo consumare troppo. Credo che fino all’ultimo non pensasse di giocare. Gli ho fatto i complimenti quando è uscito come a tutti, non gli ho parlato prima della partita perché gli sarebbe entrato in testa poco. Ha fatto una buona partita, ha fatto ammonire due giocatori contro una squadra aggressiva e fisica. Non era forse la partita ideale per farlo esordire, ma è andata bene anche per noi. Quello che conta è la prestazione e il risultato”.

E ora viene il bello e il difficile per Luca D'Andrea. Non bisogna accontentarsi di questa bella prova. Le attenzioni sono già aumentate. Gli articoli di giornale, sui siti, le interviste alla famiglia. Tutti gli scopritori che d'improvviso usciranno come funghi. I complimenti. Le ragazze. Luca deve rimanere concentrato e pensare a lavorare, a divertirsi, continuando a migliorare. È nel club giusto per realizzare il suo sogno. Il 17-09-2002, una data che mai dimenticherà, è solo il primo passo, l'inizio di un cammino. Dove lo porterà non possiamo saperlo. Di sicuro il talento a disposizione è tanto. Per disperderlo non ci vuole nulla, per coltivarlo ci vogliono sudore, ambizione, determinazione. Tutte qualità che Luca D'Andrea ha nel suo bagaglio.

Sezione: News / Data: Lun 19 settembre 2022 alle 16:15
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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