Sassuolo alla ribalta sulle pagine dei quotidiani sportivi. I neroverdi sono tra le sorprese di questa prima parte di stagione e si presentano n una fase di grande slancio, alimentata da un brillante momento di forma che ha risollevato le sorti della squadra grazie anche al netto successo nell'ultimo turno in casa dell'Atalanta che è costato la panchina a Ivan Juric. Il merito principale va senza dubbio a Fabio Grosso, tecnico dal passato da campione del mondo, che ha trasformato i neroverdi in soli un mese e mezzo, portandoli dall’ultimo posto alla zona europea grazie a un rendimento impressionante nelle ultime sette giornate, con 13 punti conquistati.

Un risultato straordinario per una neopromossa, frutto di un lavoro certosino e di una strategia che sta dando i suoi frutti. La svolta si deve anche alla sua capacità di proporre un calcio offensivo, ispirato al classico 4-3-3, ormai marchio di fabbrica del Sassuolo negli ultimi anni. Le radici di questa filosofia sono state gettate da Eusebio Di Francesco, che nel 2016 portò la squadra in Europa League, e sono state poi rafforzate dal ciclo di Roberto De Zerbi, che ha consolidato il club tra le grandi del calcio italiano.

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Il ritorno in Serie B nel maggio 2024 sembrava aver segnato la fine di questa favola, ma Giovanni Carnevali, con l’aiuto del direttore sportivo Francesco Palmieri, ha avuto l’intuizione di affidare la panchina a Grosso. E oggi, a un anno e mezzo di distanza, il club emiliano ha riconquistato la massima serie e sogna di raggiungere obiettivi più ambiziosi, come la qualificazione in Conference League. Pur mantenendo la prudenza e concentrandosi sulla salvezza, la rosa del Sassuolo si distingue per un reparto offensivo di livello superiore rispetto a molte concorrenti: Berardi, Laurienté, Pinamonti, Fadera, Volpato, oltre a Cheddira e Moro, offrono un’abbondanza di soluzioni che pochi altri club possono vantare.

Come sottolineato da Tuttosport, questa forza offensiva ha già permesso al Sassuolo di superare squadre più quotate come Lazio, Atalanta, Torino e Fiorentina, e ora si trova a due punti dal Como, nonostante abbia investito circa 250 milioni di euro negli ultimi 18 mesi.

Per quanto riguarda Grosso, il suo percorso è stato ricco di esperienze formative. Dopo aver guidato con successo la Primavera della Juventus, lanciando giovani talenti come Kean e Fagioli, ha esordito nel calcio professionistico con Bari e Verona, passando per esperienze in chiaroscuro. La sua avventura in Serie A è proseguita con il Brescia, ma un esonero dopo appena tre partite non ha spento le sue ambizioni.

Dopo la parentesi al Sion e un’esperienza travagliata in Francia, culminata con un grave episodio di violenza a Marsiglia, Grosso ha trovato nel Sassuolo il suo habitat ideale. Dal marzo 2021, ha iniziato a sviluppare una filosofia calcistica che si sta rivelando vincente, portando la squadra a raggiungere traguardi importanti, tra cui la promozione e la salvezza in un contesto di grande pressione.

Ora, il tecnico pescarese si gode il suo “riscatto” e il ruolo di nuovo leader della panchina neroverde, mentre il Sassuolo guarda con fiducia e ambizione al futuro.

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Sezione: News / Data: Dom 16 novembre 2025 alle 14:12
Autore: Sarah G. Comotto
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