Andrea Consigli, portiere del Sassuolo Calcio, è stato intervistato quest'oggi da Inside Serie A. Ecco le sue parole: "Penso di essere migliorato sotto tutti gli aspetti rispetto a quando avevo 26-27 anni. Sono più completo e sono diventato più uomo spogliatoio. Una volta avevo bisogno di uno più grande che mi facesse capire-vedere certe cose, ora magari le capisco prima io e le faccio vedere ai ragazzi più giovani".

LEGGI ANCHE: Consigli in Nazionale. Dionisi si schiera: "Non è mai troppo tardi"

Frattesi-Locatelli?
"Dobbiamo essere bravi a non scontrarci con la nuova generazione e cercare di capirla e di entrare in sintonia. Manuel magari aveva vissuto una delusione dal Milan e doveva ricostruirsi invece Frattesi ha fatto un percorso diverso, dal basso, si è affermato dopo tanti anni di Serie B e nonostante sia giovane è stato bravo il mister a farlo entrare in pianta stabile nell'undici titolare e bravo lui a farsi trovare pronto".

Di Francesco, De Zerbi e Dionisi?
"Di Francesco era sulla ripetitività del gesto, a furia di farlo, rifarlo, uno lo fa suo e lo fa sempre meglio. De Zerbi ci ha detto e Dionisi sta cercando di renderlo più concreto possibile. Quando si può far male con 3 passaggi non devi per forza farne 30 ed è una cosa che si vede quest'anno in campo, siamo molto più verticali, creiamo tante palle gol poi dobbiamo essere più bravi a sfruttarle".

La classifica?
"Sul campo penso che avremmo meritato più punti. Quando finiremo la stagione poi penso che gli episodi negativi e positivi si equivarranno".

I rigori?
"L'anno scorso alcuni giocatori contro di me hanno cambiato modo di tirarlo. Alcuni giocatori come Insigne o come Pellegrini si fermavano a guardare il portiere, contro di me sono andati dritti senza guardarmi e come noi studiamo gli attaccanti anche loro iniziano a studiare i portieri".

Cosa ti rimane più impresso?
"Ho fatto belle parate ma come portiere mi rimangono altre cose in mente, magari un'uscita bassa contro il Torino, su Ola Aina, perché è una lettura. La parata spesso e volentieri è puro istinto, nelle uscite alte o basse invece c'è un ragionamento dietro, chi può essere l'avversario dietro, mettermi sull'avversario più pericoloso e poter dare una mano, e a me rimangono più impresse queste cose".

Sezione: News / Data: Mer 24 novembre 2021 alle 17:56
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
vedi letture
Print