E' terminata la sfida del Mapei Stadium di Reggio Emilia tra Sassuolo e Napoli valevole per la giornata numero 25 di Serie A. Roberto De Zerbi, tecnico neroverde, è intervenuto in conferenza stampa, commentando così l'esito del match: "Abbiamo trovato il pari a tempo scaduto su rigore, contro il Napoli è sempre una cosa da non buttare ma se guardiamo la partita, io cerco sempre di essere onesto nel bene o nel male, oggi abbiamo fatto una grande partita e dovevamo vincere. Poi il Napoli ha giocatori forti e ci può stare il pari ma per come abbiamo giocato, per cosa abbiamo prodotto e che non hanno
prodotto gli altri perché non abbiamo subito tantissimo, avremmo dovuto vincere".

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Grande personalità ma sembra che vi manchino un po' di coraggio per portare a casa delle gare che sembrano vostre.
"E' vero, ci sta mancando quello scatto. L'unico rammarico, l'unico pensiero che non mi fa dormire la notte è quello che ci manca qualcosa per esplodere perché per come giochiamo, per la qualità dei giocatori, per quello che dice il campo dovremmo avere tanti punti in più, poi se non li abbiamo è colpa nostra, colpa mia, perché non riesco a far raggiungere quello che potrebbe far raggiungere questa squadra".

I tre gol?
"C'è del merito dell'avversario e noi avremmo potuto fare di più. Errori di concentrazione, di foga perché in area a volte si può temporeggiare. Avremmo dovuto chiudere Insigne subito sul secondo gol ma questa è una squadra votata all'attacco, più ci abbassiamo, non tutti riconoscono quelle situazioni. Le lavoriamo chiaramente ma quando la palla ce l'hanno gli altri tu puoi lavorare quanto vuoi ma dipende da come leggi, devi adeguarti, leggere e intervenire".

La costruzione dell'azione che ha portato il rigore è una rivincita?
"No, nessuna rivincita. Il calcio è bello perché ognuno la vede a suo modo. Io rispetto gli altri e gli altri devono rispettare me. Poi, tra me e lei, se sbaglio mandano via me e non lei, quindi eventualmente pago in prima persona".

100 panchine in A con il Sassuolo: cosa vogliono dire? E il futuro?
"Le 100 panchine sono una soddisfazione enorme, queste cose mi danno orgoglio, sono panchine mie e del mio staff che mi aiuta e mi sopporta. Sono 100 panchine che ho meritato perché ho una squadra che ha fatto sì che venissi confermato. Guardo la contentezza, la felicità di essere adeguato questo posto, più che guardare quanto son belli gli altri posti mi tengo stretto il mio, non vuol dire che resterò per sempre qua ma nemmeno che debba andare via domani. Sto bene qui. Vado d'accordo con la proprietà e la società e cerco di difendere questo posto con le unghie e con i denti".

L'Europa?
"L'obiettivo passa da 3-4 vittorie di fila e se saremo bravi a farle potremo pensare in grande altrimenti il distacco inizia a essere pesante. Dobbiamo pensare e mirare a quello, prima di guardare troppo in là, dobbiamo cercare 3-4 vittorie di fila, cosa che questa squadra può fare".

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Sezione: News / Data: Mer 03 marzo 2021 alle 21:34
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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