Giacomo Raspadori si è raccontato in un’intervista a Betsson Sport pubblicata dai canali social del Napoli. L'ex attaccante del Sassuolo ha ripercorso le tappe della sua carriera e ha parlato anche del suo modo d'essere, ricordando un bell'episodio in neroverde: "Descrivermi con una parola? Con una parola non è facile, ma penso di poter dire altruista".

Hai un rito scaramantico prima di entrare in campo?
"Scaramanzia qui si sente tanto. Io non sono particolarmente scaramantico, ma medito per aiutarmi a concentrare. È diventata una sorta di scaramanzia, però lo faccio più per avere un mio equilibrio".

Un momento che ha avuto un forte impatto nella tua carriera?
"Sicuramente per quanto riguarda la consapevolezza e l'autostima, quando a Sassuolo mister De Zerbi mi ha dato la fascia da capitano a 21 anni".

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Paragonati ad un calciatore del passato e uno attuale...
"Forse del passato direi Di Natale, non credo di assomigliarci ancora ma la mia aspirazione è cercare di essere il più simile ad Aguero".

Quale compagno di squadra temeresti da avversario?
"Un difensore, quindi sicuramente Di Lorenzo".

Prima Euro 2020, poi lo Scudetto col Napoli...
"Sicuramente il mio percorso calcistico ha avuto un momento di grande crescita da quel momento lì, ho avuto la possibilità di partecipare agli Europei, sono stati un momento unico per me e per tutti gli italiani".

Idolo calcistico da bambino?
"Aguero è sempre stato il mio punto di riferimento per caratteristiche, mi sono sempre ispirato al suo modo di stare in campo”.

Il tuo piatto preferito...
"Napoletano, la pizza. Non posso non dire il mio preferito di casa mia, quindi dico i tortellini di mia nonna".

Sezione: News / Data: Mar 21 maggio 2024 alle 20:19
Autore: Sarah G. Comotto
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