Il difensore del Pisa Daniel Denoon, coinvolto in un procedimento giudiziario presso il Tribunale distrettuale di Bülach, ha fatto una comparizione molto breve, in conformità alle aspettative, segnando la chiusura di una vicenda che aveva attirato l’attenzione. Il giovane calciatore, 21 anni, in forza ai toscani da quest'estate, ha ammesso senza riserve le accuse mosse dalla procura, riguardanti una serie di truffe online ai danni di Digitec Galaxus, per un importo superiore ai 70.000 franchi svizzeri, commesse nell’arco di un anno. Durante l’udienza, ha spiegato di aver utilizzato il denaro per spese personali, tra cui cibo, abbigliamento e vacanze. All’epoca dei fatti, il calciatore era ancora nel settore giovanile dell’FC Zurigo e percepiva circa 1.000 franchi svizzeri al mese. Si è inoltre rifiutato di rilasciare ulteriori dichiarazioni.

La vicenda si riferisce a un periodo compreso tra maggio 2022 e marzo 2023, quando il giocatore aveva appena 18 anni. Secondo quanto emerge dai documenti processuali, il giovane avrebbe ordinato ripetutamente prodotti, in particolare iPhone, spesso due dispositivi simili contemporaneamente, utilizzando nomi e indirizzi di conoscenti, talvolta dati fittizi. Gli ordini venivano consegnati sia a domicilio sia presso punti di ritiro. Il pagamento avveniva tramite una carta di credito di una banca digitale estera. In diversi casi, il calciatore avrebbe dichiarato di non aver ricevuto i pacchi, chiedendo e ottenendo successivamente il rimborso. L’atto d’accusa segnala anche tentativi di frode: durante le operazioni di reso, il giovane avrebbe manipolato le etichette e riempito i pacchi con materiali inutili, come carta straccia, al fine di falsificare il peso e ottenere rimborsi ingiustificati. Questa manovra aveva lo scopo di ostacolare le verifiche del rivenditore, rendendo difficile risalire alla sua identità. In totale, si contano 37 casi tra completati e tentati. I proventi delle vendite fraudolente sarebbero stati utilizzati per sostenere economicamente il suo stile di vita. L’arresto, avvenuto lo scorso febbraio, aveva fatto grande scalpore, anche se il calciatore è stato rilasciato dopo un solo giorno.

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Oltre alle accuse di frode, il giovane ha accumulato anche infrazioni al codice della strada. Nel dicembre 2023, è stato fermato a Zurigo per aver superato il limite di velocità: 56 km/h in una zona con limite di 30 km/h. Pochi mesi dopo, nell’aprile 2025, ha guidato un’auto nonostante la patente fosse stata sospesa a tempo indeterminato. La Procura evidenzia che tali comportamenti rappresentano un grave pericolo per gli altri utenti. In particolare, il 28 aprile 2025, il calciatore ha condotto una BMW M4 Competition da 530 CV, nonostante la revoca della patente fosse avvenuta già il 10 gennaio dello stesso anno.

Il calciatore svizzero è stato condannato a due anni di reclusione e a una multa di 90 rate giornaliere da 150 franchi svizzeri ciascuna, per frode commerciale, guida senza patente e violazioni gravi del codice della strada. Entrambe le pene sono state sospese, il che significa che saranno eseguite solo in caso di ulteriori reati durante il periodo di prova di due anni. È inoltre stato condannato a pagare una multa di 3.000 franchi svizzeri e le spese processuali. Infine, dovrà risarcire Digitec Galaxus con un importo superiore ai 70.000 franchi svizzeri. La società sportiva Pisa, da parte sua, ha dichiarato che la questione personale del calciatore non influisce sulla stagione in corso e ha confermato la piena fiducia nel ragazzo, che fino a questo momento si è distinto per comportamento e impegno all’interno del gruppo allenato da Alberto Gilardino.

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Sezione: News / Data: Mar 18 novembre 2025 alle 17:05
Autore: Manuel Rizzo
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