Abbiamo ripescato una vecchia intervista di Giorgio Squinzi. Il compianto patron del Sassuolo, scomparso due anni e mezzo fa, nel 2016 aveva già inquadrato il problema. Sembrano davvero di grande attualità le sue dichiarazioni, rilasciati ai colleghi del QN 6 anni fa, sugli stranieri nel nostro calcio e sul problema della Nazionale: "Diminuire gli stranieri, dando un’identità più vicina all’immagine del nostro Paese e del calcio che ci rappresenta. Lo stesso ct Conte è in difficoltà quando deve fare la Nazionale, ci sono atleti che per giocare vanno all’estero. Quando abbiamo vinto a Milano con l’Inter, nove giocatori dei nostri undici erano italiani: di là tutti stranieri. Se venite a vedere un allenamento del Sassuolo, sentirete solo una lingua: la nostra, che anche gli stranieri imparano. Se tutti capiscono cosa vuole l’allenatore, diventa più facile fare gruppo. Continueremo su questa strada".

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Certo, in questi anni anche il Sassuolo ha aumentato la legione straniera, ora gli italiani sono di meno ma il nucleo principale è ancora a tinte azzurre, basti pensare che Frattesi, Scamacca, Berardi e Raspadori fanno parte del gruppone di Roberto Mancini. E sul suo Sassuolo aggiunse: "Non mi interessa il confronto con gli altri: abbiamo una linea e andiamo avanti con questa. Il primo anno abbiamo accusato il salto di categoria fra B e A, ora mi sembra che andiamo via bene anche con la nostra filosofia".

Sezione: News / Data: Dom 05 giugno 2022 alle 15:09
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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